Un diverbio domenica sulla cantonale Brissago-Ascona. L'associazione Pro Velo: casi in aumento, servono più spazi per la mobilità lenta
LOCARNO - Oltre duecento segnalazioni. Un anno fa Pro Velo Ticino ha lanciato un'app (punti-critici.ch) in cui i ciclisti possono segnalare problemi di ogni tipo. Ostacoli di percorso, buche, piste ciclabili troppo strette o assenti: e conseguenti diverbi con pedoni e automobilisti. Il bilancio dopo un anno «è positivo» afferma il presidente di Pro Velo Marco Vitali. «L'app funziona e verrà rilanciata a breve». È un modo costruttivo di risolvere i problemi, ma non mancano le note dolenti. All'associazione che riunisce gli amanti ticinesi della bici (circa 400) capita spesso di raccogliere lamentele di iscritti coinvolti in litigi con altri utenti della strada: «In alcuni casi si arriva anche allo scontro diretto».
Il primo caso della stagione incipiente si è verificato l'altro ieri mattina – la prima domenica di sole – sulla cantonale di Brissago nei pressi della clinica Hildebrand. A seguito di un sorpasso audace un automobilista e un ciclista si sono “chiariti” a lato della strada: la lite si è limitata a un pugno che ha colpito di striscio l'automobilista sul mento, sotto gli occhi dei passanti preoccupati.
Comportamenti stigmatizzati da Pro Velo – «siamo per una convivenza pacifica» – ma non poi così rari. Di recente in particolare «sono aumentate le segnalazioni di litigi tra i ciclisti e i pedoni» sottolinea Vitali. La colpa? Di tutti e nessuno. «Le piste ciclo-pedonali realizzate negli ultimi tempi sono spesso troppo strette, e creano momenti di conflittualità». I punti critici, segnalati dall'app, vengono «puntualmente indicati al Cantone» dall'associazione, ma «c'è ancora molto lavoro da fare». La strada tra Brissago e Ascona è solo un esempio.