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CANTONEProteggere l’archeologia subacquea, il Ticino dice sì

01.03.18 - 11:22
Il Dipartimento del territorio condivide la scelta della Confederazione di aderire alla Convenzione della protezione del patrimonio culturale subacqueo
Keystone
Proteggere l’archeologia subacquea, il Ticino dice sì
Il Dipartimento del territorio condivide la scelta della Confederazione di aderire alla Convenzione della protezione del patrimonio culturale subacqueo

BELLINZONA - I siti archeologici lacustri, o i siti preistorici sommersi svizzeri, presto potrebbero venire tutelati dalla Confederazione. Berna ha infatti deciso di aderire alla Convenzione internazionale della protezione del patrimonio culturale subacqueo. Il Dipartimento del territorio ticinese ha condiviso tale scelta durante la procedura federale di consultazione, sottolineando che la responsabilità in questo ambito è data in termini generali dalla partecipazione a livello internazionale alla protezione e conservazione delle specifiche testimonianze culturali, come pure dal fatto che, la Svizzera è ricca di questi ritrovamenti.

I siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino, fra cui quelli svizzeri, sono stati riconosciuti nel 2011 quale patrimonio dell’umanità UNESCO. L’archeologia subacquea svizzera vanta una lunga esperienza e un alto grado di professionalità applicando già oggi le regole previste dalla Convenzione. L’adesione alla Convenzione non modificherà le indagini e la salvaguardia già applicate oggi in Svizzera e in Ticino (Legge sulla protezione dei beni culturali), faciliterà gli scambi professionali e specialistici nel settore a livello internazionale.

La Convenzione concretizza la protezione del patrimonio che si trova nei mari, nelle acque interne e nelle acque degli arcipelaghi da almeno cento anni e formula una serie di regole concernenti gli interventi su tale patrimonio. Essa inoltre impedisce l’ingresso sul proprio territorio, come pure il commercio di elementi del patrimonio culturale subacqueo illecitamente acquisiti.

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