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CANTONEUnia contro Regazzi: «Specula sulle disgrazie dei lavoratori»

27.02.18 - 11:46
Sulla delocalizzazione di DuPont Pioneer: «Non se ne va per ragioni fiscali, non manipoliamo la realtà»
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Unia contro Regazzi: «Specula sulle disgrazie dei lavoratori»
Sulla delocalizzazione di DuPont Pioneer: «Non se ne va per ragioni fiscali, non manipoliamo la realtà»

LUGANO - «Il sindacato Unia Ticino sostiene il referendum contro la riforma fiscale perché difende i bisogni della maggior parte della popolazione e non gli interessi dei ricchi e la sete di profitto delle aziende». Questa la risposta all'interrogativo sollevato provocatoriamente negli scorsi giorni dal consigliere nazionale e presidente dell'Aiti Fabio Regazzi, in un intervento sulla stampa.

Un intervento, quello di Regazzi, definito da Unia «del tutto fuorviante». Per il sindacato, infatti, il presidente dell'Aiti ha «tentato di far credere che la decisione della DuPont Pioneeer di Manno di delocalizzare a Ginevra (e la conseguente cancellazione di 37 posti di lavoro in Ticino) sia dovuta alla scarsa attrattività fiscale del nostro cantone».

Quella di Regazzi sarebbe stata, per Unia, «una manipolazione della realtà, cui peraltro stanno contribuendo diversi rappresentanti padronali e delle istituzioni in questa fase di dibattito in vista della votazione del 29 aprile sul pacchetto di sgravi fiscali deciso dal Gran Consiglio lo scorso dicembre».

Il sindacato sottolinea come non solo a Ginevra l'aliquota fiscale globale sia più alta di quella ticinese, ma il trasferimento della DuPont Pioneeer rientrerebbe piuttosto in «un progetto di fusione strategico avvenuto tra alcune delle società leader mondiali nel settore dell'agrochimica che si spiega con la volontà di consolidare il business a Ginevra, come spiega la stessa multinazionale».

Non una fuga per ragioni fiscali, quindi «come prova a far credere Regazzi, oltretutto insinuando l'idea che dal Ticino sia in atto un “fuggi-fuggi” di aziende alla ricerca di un fisco più attrattivo. Falso anche questo». Unia critica infine quello che ritiene un «tentativo di speculare sulle disgrazie dei lavoratori già duramente colpiti per perseguire obiettivi politici, che evidentemente per Regazzi consistono in una cieca difesa degli interessi dei milionari e delle grandi imprese».

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COMMENTI
 

pulp 6 anni fa su tio
Bisognerebbe iniziare a guardare la luna e non il dito che la indica! La questione degli "sgravi" o semplicemente la riforma fiscale, non vanno viste nell'ottica del mero "vantaggio" (vero o presunto) ma nel contesto in cui siamo obbligati dalla EU a parificare le tasse per i soggetti esteri a quelli svizzeri. La Svizzera da questo punto di vista si è mossa benissimo negli anni, portando sedi di grossi colossi europei e mantenendo quindi dei dati sull'occupazione decisamente invidiabili se paragonati a quelli delle nazioni che ci circondano. Ora però questo bel giochetto non piace a Bruxellex che vuole un "così per tutti". Ecco quindi che questa riforma va sostenuta, perché è l'unico modo per salvare capra e cavoli. Relativamente al Ticino, il problema (e lo capisco) è che in mezzo si mischia anche la questione del "dumping" salariale - ma ancora una volta non deve essere un fattore condizionante per una votazione FEDERALE.

Ecthelion 6 anni fa su tio
Il Canton Ginevra ha promesso una riduzione delle aliquote al 13.5%. Il Ticino rimane a guardare. Questi sono i risultati. È molto semplice.

tartux 6 anni fa su tio
Non sono un'economista, ma imprese che rimangono sul nostro territorio solo per via degli sgavi fiscali non sono, a livello concettuale, quelle che per prime assumerebbero gente a salari bassi per aumentare ancora di più il loro guadagno? Portando così a sottpagare frontalieri e svizzeri?

Bandito976 6 anni fa su tio
Certe ditte oltre che ad avere favori fiscali hanno anche la faccia tosta di assumere frontalieri per risparmiare sui costi salariali. Poi quando si presenta la minima difficoltà o falliscono o delocalizzano. Non é ora di censire quante ditte realmente creano indotto per il cantone e danno lavoro ai residenti? Ad oggi si vedono solo aperture e dopo 1 anno chiusure. Un bello schifo!!!!

Mat78 6 anni fa su tio
No ad altri sgravi!

roma 6 anni fa su tio
Davvero?

Meck1970 6 anni fa su tio
In Ticino conviene ancora qualcosa? Sia per il cittadino sia per le aziende? Da noi aprono unicamente aziende che pagano poco o niente. Sindacati e politici dove siete?

TIA84 6 anni fa su tio
Aspettate.. di chi stanno parlando? Ah... di Regazzi.... allora siamo a posto... ancora non avete capito che sta marmaglia di "onorevoli" cerca ogni volta di prenderci per il... naso? Speriamo almeno che alle prossime elezioni i nostri compatrioti votino finalmente per qualcuno che davvero ci rappresenti, e non per chi rappresenta i nostri super ricchi cantonali........

gmogi 6 anni fa su tio
Avanti così, intanto chi può ne approfitta e noi si sta scivolando verso il fondo (ammesso che ci sia un fondo)

vulpus 6 anni fa su tio
C'è una certa confusione su chi diffonde notizie fuorvianti.È il sindaco di Manno che ha affermato pubblicamente che da un incontro con i responsabili ha saputo che la causa principale è l'imposizione fiscale in Ticino, che li ha fatti decidere per Ginevra, dove avrebbero ricevuto delle proposte allettanti.Non sarebbe ora di smetteral di tirare la coperta da una parte e dall'altra, per dimostrare l'indimostrabile?
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