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CANTONE / SVIZZERAÈ boom di pernottamenti in Ticino

22.02.18 - 09:40
Ottimo 2017 per tutto il settore alberghiero svizzero: si ritorna vicini ai livelli record registrati nel 1990 e nel 2008. Nel nostro Cantone la progressione è del 7.7%. Frapolli: «Anno eccezionale»
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È boom di pernottamenti in Ticino
Ottimo 2017 per tutto il settore alberghiero svizzero: si ritorna vicini ai livelli record registrati nel 1990 e nel 2008. Nel nostro Cantone la progressione è del 7.7%. Frapolli: «Anno eccezionale»

LUGANO - Pernottamenti alberghieri ancora in crescita in Ticino. Dopo un aumento del 4,6% nel 2016, anche il 2017 è stato caratterizzato dal segno più con una crescita del 7,7%. Secondo le indagini ufficiali pubblicate dall’Ufficio federale di statistica (UST), lo scorso anno si è infatti chiuso con un totale di 2'455’099 pernottamenti e di 1'185’108 arrivi (+ 8,7%). Considerando l’intero biennio 2016-2017, il Ticino è la regione svizzera che è cresciuta maggiormente (+12,6%), seguito da Vaud (+8,1%) e Basilea (+7,6%). Risultati buoni, a differenza dello scorso anno, anche per tutti i Cantoni svizzeri: a livello nazionale i pernottamenti sono aumentati del 5,2% (per i dettagli vedi box).

«Anno eccezionale, raccogliamo i frutti di quanto seminato» - Il direttore di Ticino Turismo Elia Frapolli evidenzia come «l’andamento del 2017 ci ha permesso di raggiungere livelli paragonabili a quelli del 2010». Poi continua. «È stato, senza ombra di dubbio, un anno eccezionale: l’apertura di AlpTransit e la campagna straordinaria che abbiamo condotto su un triennio grazie al credito votato dal Parlamento hanno contribuito al rilancio del settore. Abbiamo dato vita a progetti come Ticino Ticket o l’iniziativa “On Board Concierge Service”, senza dimenticare le azioni condotte in collaborazione con colossi come Raiffeisen e Migros. Oggi raccogliamo dunque il frutto di quanto seminato negli scorsi anni».

Il tasso di cambio fa meno paura - A segnare un importante balzo in avanti sono stati soprattutto il mercato svizzero (+9,3%), quello germanico (+3,1%) e, più in generale, quello europeo (+3,8%). Tra i mercati extra europei si segnalano in particolare le crescite importanti di USA (+11,5%), Cina (+10,7%) e India (+33,9%). «È soprattutto l’andamento del mercato svizzero che oggi ci permette di sorridere - prosegue il direttore di Ticino Turismo -. La crescita generale dei mercati europei sta a indicare che il problema legato al tasso di cambio è giunto a una stabilizzazione. I dati positivi relativi a molti mercati lontani dimostrano tuttavia l’importanza di continuare ad aprirsi anche al resto del mondo, seguendo una strategia di diversificazione che ci permette di avere nuovi ospiti, in stagioni diverse e con interessi altrettanto diversificati. I volumi, per ora, sono ancora moderati ma questi turisti saranno sempre più fondamentali in futuro».

Calano gli hotel, aumentano in pernottamenti - I dati dell’Ufficio federale di statistica evidenziano un altro aspetto interessante: l’aumento dei pernottamenti è in controtendenza rispetto all’evoluzione del numero di hotel, in continuo calo, e a quello dei letti che non aumentano. «I tassi di occupazione delle camere crescono, questo significa che non c’è momento migliore di quello attuale per investire nel turismo – conclude Elia Frapolli -. È importante dare slancio all’intero settore con nuovi investimenti a vari livelli ma anche, e soprattutto, dare vita a nuove strutture ricettive». Infine, anche per il 2018 l’Osservatorio del turismo prevede un’ulteriore crescita pari al 2,6%.

Marketing decisivo -  Ogni anno sono circa 200 i progetti di marketing promossi da Ticino Turismo in collaborazione con le Organizzazioni Turistiche Regionali e i suoi partner. La promozione è indirizzata a 11 mercati internazionali, con la presenza a oltre 60 tra fiere, eventi e workshop. Anche quest’anno verranno ospitati in Ticino e accompagnati nel loro soggiorno circa 350 giornalisti provenienti da tutto il mondo.

I DATI SVIZZERI:

37.4 milioni di pernottamenti in Svizzera - Il settore alberghiero svizzero ha registrato lo scorso anno 37,4 milioni di pernottamenti, il 5,2% in più del 2016. Si tratta di un livello vicino a quello degli anni record del 1990 e del 2008. A livello nazionale gli ospiti esteri hanno generato 20,5 milioni di pernottamenti (+6,1%) e quelli indigeni 16,9 milioni (+4,2%), facendo segnare questi ultimi il miglior risultato mai registrato, indica oggi l'Ufficio federale di statistica (UST).

Undici mesi di progressione - Ad eccezione di febbraio (-1,2%) tutti i mesi hanno presentato una progressione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con punte del +9,8% per giugno e del +7,8% per ottobre.

Tornano gli asiatici - Dopo un 2016 in calo, la domanda dei turisti asiatici ha ripreso a crescere, facendo registrare 588'000 pernottamenti supplementari (+13% a 5,2 milioni). In questo contesto spiccano Cina (+13% a 1,3 milioni), India (+23% a 739'000), Corea del Sud (+35% a 457'000) e Giappone (+13% a 408'000). Gli stati del Golfo, al contrario, fanno segnare il calo più consistente di tutti i paesi di provenienza (-4% a 920'000).

Sempre più americani - Con 212'000 pernottamenti supplementari (+12% a 2,0 milioni), gli Stati Uniti hanno generato la crescita assoluta maggiore di tutte le nazioni e raggiungono il livello più elevato dal 2000. L'Europa ha contribuito all'andamento generale con 255'000 notti in più (+2% a 11,9 milioni). Fra i paesi più dinamici figurano Belgio (+9% a 539'000), Spagna (+9% a 454'000) e Russia (+9% a 324'000). Un segnale importante è fornito dalla Germania, che si attesta a 3,7 milioni e che soprattutto presenta un incremento che, seppur moderato (+1,1%), è il primo dal 2008. Una crescita analoga (+1% a 927'000) è stata mostrata dall'Italia, mentre marcia sul posto la Francia (invariata a 1,2 milioni) e arretra il Regno Unito (-1% a 1,6 milioni).

Berna precede il Ticino - A livello regionale, tutte le 13 zone in cui l'UST divide la Svizzera hanno fatto passi avanti. Al primo posto figura Berna (+8,2%), seguita da Ticino (+7,7%), Vallese (+6,9%), Basilea (pure +6,9%), Zurigo (+6,0%) e Grigioni (+4,9%). La durata media di un soggiorno si è attestata a due notti, come nel 2016. Tra le regioni turistiche, i Grigioni vantano la durata più lunga (2,7 notti), Friburgo (1,6) quella più breve. Il tasso netto di occupazione delle camere è stato del 53% contro il 52% nel 2016. Ginevra presenta il valore più elevato (65%), mentre Ticino (52%) e Grigioni (47%) non si discostano molto dalla media nazionale.

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