Il Ticino è un cantone fiscalmente attrattivo per le famiglie, ma non per gli alti redditi: «Sono contribuenti importanti, non possiamo lasciarceli scappare»
LUGANO - Tre anni fa come oggi, liberi tutti. Famiglie con i figli, che il 20 febbraio 2015 avevano finito di pagare lo Stato. Primo mattina senza il pensiero fisso delle imposte e dei contributi sociali: cinquanta giorni di calendario, e di lavoro, erano stati sufficienti a raggiungere la cifra dovuta.
Tre giorni in più del 2015 - Stavolta, ne serviranno invece 53 per guadagnare abbastanza da saldare il proprio debito. La stima è di Credit Suisse, che per ogni cantone ha individuato il cosiddetto Tax Indipendence day. In Ticino, tutto rinviato a giovedì: dopodomani, però, la partita sarà chiusa. E parecchio prima degli altri.
Ma i tempi non sono uguali per tutti - Si comincia, in verità, a finire di pagare: perché i tempi non sono uguali per tutti, anche fra chi vive nello stesso posto. Cambiano secondo i redditi, la progressione relativa delle aliquote, la presenza di familiari a carico. Così, per una coppia di coniugi entrambi lavoratori e senza prole, residenza in Ticino e reddito di 150mila franchi, ne servono sedici in più: e si arriva al 10 marzo.
La differenza non sta negli anni, sta nei redditi - Era il 7 marzo una volta, neanche tanto tempo fa. Tre giorni in più dunque anche per loro, in questo non c'è disuguaglianza. Perché è qui invece, fra chi è più "ricco" e chi è più "povero", che si colloca la differenza vera e importante; non nelle fluttuazioni e variazioni che si rincorrono di dichiarazione in dichiarazione, così difficili da inquadrare anche per gli esperti.
Il Ticino, un «cantone "sociale"» - «Non trovo una spiegazione plausibile a questo incremento di tre giorni - ammette Samuele Vorpe, responsabile del centro di competenze tributarie della Supsi - Non sono cambiate le aliquote né la deduzione. Forse c'entra in qualche modo la tassa personale, incrementata nel 2016 da 20 a 40 franchi». Altro è però, dice, quel che merita di venire rilevato. «Il Ticino è un cantone "sociale", molto competitivo per i redditi bassi o medi. Sprofonda in classifica, però, se si considerano quelli più elevati».
Zugo, il più conveniente in assoluto - A questo proposito, non ha rivali il cantone di Zugo, oggi come ieri primo per attrattiva fiscale tanto per le famiglie numerose, le coppie con due redditi o i single laureati: per qualunque categoria il giorno fatidico arriva prima degli altri cittadini elvetici, anche se ogni anno con qualche ora in più di ritardo. Il contribuente medio l'ha raggiunto lo scorso venerdì 16 febbraio, un giorno dopo rispetto al 2015 e 22 prima di quello ticinese; le famiglie addirittura già il 5 febbraio, come già tre anni fa.
Una regione ingenerosa con chi è benestante - Rispetto ad allora, il Ticino resta comunque terzo quanto a convenienza per le famiglie, ma ottavo nella media generale. Senza usare poesia, da queste parti avere figli conviene. Va abbastanza bene anche a chi ha uno stipendio buono e non è gravato dalle spese dell'asilo o della scuola; ma il cantone «non ha appeal fra i benestanti: e questo può diventare un problema».
il 3% dei contribuenti versa quasi la metà degli altri - Per quale motivo? «Il tre per cento dei nostri contribuenti, quelli più facoltosi, da solo garantisce il 40% del gettito - conclude Vorpe - Basta perderne uno per perdere un'entrata importante. Posto che, a queste condizioni, non sappiamo attrarli, dobbiamo stare molto attenti a non perdere quelli che abbiamo».