A Bellinzona la nuova fermata di Piazza Indipendenza fa discutere. Ma la rivoluzione è solo all'inizio. L'esperta: «Servizio sempre più capillare. E via il traffico dalle strade»
BELLINZONA - A Bellinzona non si sono ancora spenti gli echi del botta e risposta polemico tra Tuto Rossi e il Municipio sulla nuova fermata ferroviaria in Piazza Indipendenza. Una “mostruosità”, secondo il consigliere comunale, considerando la distanza di soli 800 metri dalla stazione centrale. Ma il Ticino ferroviario del futuro va proprio in questa direzione. «Con l’apertura di diverse nuove stazioni sarà un “Ticino metropolitano” – spiega Natascia Morenzoni, collaboratrice dell'Ufficio cantonale dei trasporti pubblici –. Anche i tunnel di AlpTransit faranno la differenza. E il traffico sulle strade dovrebbe calare di conseguenza».
A Paradiso si brinda - Milioni e milioni di franchi per rivoluzionare la mobilità ferroviaria, e non solo. Se per la fermata di Piazza Indipendenza, il cui costo è stimato attorno ai 23 milioni, bisognerà attendere fino alla fine del 2025, a Paradiso si può già brindare. La nuova stazione, costata circa 14 milioni, è realtà. «Con tanto di accesso per i disabili. E con la nuova passerella agibile dalla prossima estate. Permetterà ai passeggeri dei treni di raggiungere facilmente la fermata del bus».
Coincidenze - Sì, perché il coordinamento con i trasporti su gomma è di vitale importanza nell'ottica del Ticino ferroviario che verrà. «Stiamo lavorando con le commissioni regionali dei trasporti. Vogliamo miglioramenti per quanto riguarda le coincidenze e per l'estensione oraria dell'offerta. Dobbiamo pensare a ogni tipo di viaggiatore, anche a chi necessita di un bus al mattino presto o alla sera tardi».
Occhio ai centri commerciali - Park & ride previsto anche per la nuova stazione di Sant'Antonino, il cui costo si aggira attorno ai 12 milioni di franchi. «Sarà spostata di circa 400 metri verso Cadenazzo rispetto alla posizione attuale. Sarà più vicina ai centri commerciali, grandi generatori di traffico. Dovremmo inaugurarla a dicembre 2020».
Progetti in divenire - Novità anche a Minusio, con una fermata nuova di zecca nella zona di San Quirico. Costerà 23 milioni e aprirà a fine 2022. Ancora in fase di sviluppo, invece, il progetto di creare due nuove stazioni nella Valle del Vedeggio. La prima dovrebbe costare 9 milioni e sorgere a Taverne-Torricella, nella zona della riseria. Per la seconda, a Camignolo-Bironico, servono 11 milioni. «Il Cantone ha chiesto i finanziamenti alla Confederazione». Nel Mendrisiotto l'apertura della fermata di Mendrisio San Martino risale al dicembre 2013. «Attualmente non sono previste nuove fermate».
In attesa del grande evento - L'anno zero della mobilità ticinese resta il 2021. È l'anno dell'apertura del tunnel del Ceneri. Col completamento del progetto AlpTransit, che abbatterà i tempi di percorrenza lungo le ferrovie della Svizzera italiana. «Bellinzona-Lugano si farà in un quarto d'ora. E tra Lugano e Locarno ci sarà un collegamento ogni 30 minuti. Tra pochi anni muoversi con i mezzi pubblici in Ticino sarà molto più comodo e piacevole».