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CANTONEAssicurati morosi: 3'548 ticinesi nella “Black List”

08.02.18 - 11:42
Il dato, preoccupante, è in crescita. Uno studio commissionato alla Supsi svela il suo identikit: «In prevalenza uomini, sui 43 anni e spesso senza figli a carico»
TiPress
Assicurati morosi: 3'548 ticinesi nella “Black List”
Il dato, preoccupante, è in crescita. Uno studio commissionato alla Supsi svela il suo identikit: «In prevalenza uomini, sui 43 anni e spesso senza figli a carico»

BELLINZONA -  Nel periodo 2012-2015 erano 25'334 gli assicurati morosi in Ticino. Di questi, 3'548 persone nel 2016 erano inserite nella cosiddetta “lista nera” e si sono viste sospendere le coperture delle prestazioni mediche non urgenti. Il motivo? Il mancato pagamento (ripetuto e spesso ingiustificato) dei premi della cassa malati.

Una situazione «preoccupante» che ha convinto la Commissione della gestione e delle finanze a richiedere un’analisi qualitativa relativa a questi assicurati sospesi. «Questo è dovuto – spiega il direttore del Dipartimento della sanità e della socialità Paolo Beltraminelli durante una conferenza stampa a Palazzo delle Orsoline – alla nuova legge federale sulla LAMal. Il Cantone paga l’85% dei costi (le casse malati coprono l’altro 15%, Ndr), ovvero 17 milioni all’anno, per sostenere gli assicurati morosi. Con l’introduzione della "Black List" abbiamo avuto un risparmio di circa 4 milioni. Il nostro obiettivo non è però solo finanziario ma soprattutto quello di responsabilizzare maggiormente i morosi. Attualmente un terzo di loro regolarizza la propria posizione prima o dopo la sospensione con il pagamento dei premi dovuti». Beltraminelli sottolinea poi che circa il 40% degli assicurati morosi viene «tutelato» da Cantone e Comuni. «Tra questi – puntualizza il direttore del DSS – molti sono minorenni, persone a carico dell’AI o che beneficiano dell'AVS. Non vogliamo infatti che queste persone, già di per sé fragili, debbano convivere con ulteriori difficoltà».

L’identikit - Lo studio fornisce un identikit delle persone presenti (in tre quarti dei casi da più di tre anni) nella “Black List”: in prevalenza si tratta di uomini (due casi su tre), hanno in media 43 anni e nella maggior parte dei casi (80%) non hanno figli a carico. Questo perché spesso «un figlio responsabilizza le persone», sottolinea Beltraminelli.

Sempre più casi – Dal 2013 al 2016 gli individui presenti nella "Black List" sono passati da 881 a 3'548. «Le uscite da essa sono abbastanza regolari mentre vi è stato un aumento delle persone che entrano nella lista», spiega Spartaco Greppi della Supsi, che con due colleghi ha elaborato lo studio. I dati sono stati raccolti in 1'212 nuclei familiari tassati in via ordinaria (42%) e d’ufficio (38%). Da qui la Supsi ha potuto creare un profilo. «Come già detto da Paolo Beltraminelli l’età media si attesta sui 43 anni e questo perché andando avanti con gli anni il rischio di cronicità aumenta. In maggioranza sono uomini, spesso non sposati. Le donne single sembrano invece abbandonare più facilmente la lista, così come i giovani che sono il profilo più presente tra i casi di successo.», precisa Greppi.

I fattori per l’uscita – Alcuni sospesi sono beneficiari di una copertura completa dei premi. «Questo – sottolinea il professore – aumenta le possibilità di successo dell’uscita dalla "Black List"». Altri motivi che favoriscono l’uscita dalla lista nera sono la presenza di figli a carico e avere un lavoro al momento della sospensione. Ma non solo. Possono accelerare l’abbandono della lista anche la presenza di sostanza mobiliare o immobiliare «per paura di perderle», come pure un aumento nel reddito nei due anni precedenti che è chiaro sintomo «di un miglioramento della situazione economica dei nuclei familiari».

Difficoltà – Trovano invece parecchie difficoltà ad abbandonare la “Black List” quelle persone che lavorano come indipendenti, che presentano debiti aziendali o che hanno sostanziosi debiti privati. «Questi tre fattori inibiscono in maniera pesante l’uscita dalla lista».

Un raggio di sole – Il lavoro svolto dalla Supsi ha dato delle risposte al Governo. «Ci confortano. Ora abbiamo delle piste per trovare delle soluzioni. Magari sensibilizzando pure i nostri deputati di Berna», ipotizza Beltraminelli. La soluzione ticinese è duplice: in primo luogo in termini preventivi e solo in seguito sanzionatori. «Si vuole sensibilizzare e responsabilizzare il cittadino. Ci sono diverse persone che non pagano anche se potrebbero permetterselo. Queste penalizzano chi agisce in maniera corretta e vanno quindi sanzionate».

Benefici - Beltraminelli poi guarda al positivo. «Un terzo degli assicurati morosi ha regolarizzato la sua posizione». La soluzione ticinese ha quindi portato vari benefici (anche grazie al ruolo dei Comuni). «Ha ridotto il rischio d’insolvenza, contenendo l’evoluzione della spesa a carico di Cantone e Comune e attivando la possibilità di intervento con prestazioni complementari a chi ne avesse bisogno».

Sguardo al futuro dei minorenni - Le misure finora adottate hanno quindi già portato effetti concreti, ma il DSS guarda avanti. Al futuro dei ragazzi ora insolventi minorenni che potrebbero portarsi dietro, una volta compiuta la maggiore età, un fardello parecchio pesante. «Non è giusto - conclude Beltraminelli - che i figli paghino per i debiti contratti dai genitori».

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COMMENTI
 

siska 6 anni fa su tio
Poi tutti a credere alle statistiche degli "scenziati" della supsi francamente ai cattedrati non crederò mai e poi mai finché avrò vita...la società odierna é lì da leggere come un libro aperto poi se si ha sempre bisogno degli studiosi "sociali" embé allora la consapevolezza di noi e degli altri é finita nel ces.....so.

anthalya 6 anni fa su tio
hanno ragione a non pagare i premi di cassa malati,ogni tre secondi se non erro muore una persona di fame o delle conseguenze della fame nel mondo,uno su due un bambino,...,da noi è la mente ad essere debilitata e si va a cercare il pelo nell'uovo.Bisognerebbe spiegare a queste povere persone,che da noi con tutto cio' che abbiamo,...necessitiamo ancora di costanti cure mediche. ....se la cassa malati servisse a qualcosa,la prima ad occultarne l'esistenza sarebbe l'amministrazione pubblica,in nome dei posti di lavoro da salvaguardare,e l'assenza di malati,una catastrofe

siska 6 anni fa su tio
E a quanto pare vi sono ancora soggetti in questo cantone che sarebbero poi da prelevare e dargliene tante e metterlo in piazza con il c....o a strisce. Ah se mi prudono le mani specialmente con soggetti che ne sparano di cavolate.....bé auguriamogli solo di finire prima o poi in m....a anche perché la röda la gira par tücc soprattutto chi ha un buonissimo salario o si é fatto mantenere con i soldini ereditati da mamma e papà o nonni....poi il resto di questi soggetti é tutta fuffa ecco perche sparano cavolate.

Tarok 6 anni fa su tio
blacklist ovvero l’elenco dei pufatt da pubblicare in piazza o far passare come banner in basso allo schermo tsi

siska 6 anni fa su tio
Ma questo signore dovrebbe solo fare silenzio il buon tacere, in questo caso, non fu mai scritto. Bé allora cominciamo con la lista che il signore in questione assieme al suo partito in corpore ha voluto mettere in atto ben 3 anni fa: eseguito il taglio dell' aiuto di mantenimento a domicilio per persone anziane e invalidi vero?? Un bel taglio di CHF 200.- si vergogni! Punto 2°: eseguito taglio sul rimborso delle casse malati naturalmente a discapito delle persone meno abbienti ed in AVS si vergogni! Punto 3°: eseguito dei tagli a discapito delle famiglie quelle famiglie che in pratica si indebitano perché hanno figli a carico, spese esorbitanti dei premi di cassa malati e tutte le spese fisse per far sì che funzioni il tutto più o meno bene, sempre meno bene! Non parliamo poi dell'Argo 1 con ben 3 milioni gettati nel WC in quanto NON sono serviti a far funzionare niente di nulla. E questo qua strapagato con i soldi degli altri viene a fare la morale ai morosi o eventualmente futuri morosi? Ma si vergogni.

F/A-18 6 anni fa su tio
Risposta a siska
Vai a vedere che ruolo ricopriva il nostro eroe ai tempi di asfaltopoli........, ricordo che questo scandalo è costato ai ticinesi milioni di franchi, soldi intascati da 17 ditte che si spartivano i lavori e gonfiavano i prezzi del 30%, nessuna condanna perché la nostra magistratura decise per il non luogo a procedere, alias, altro scandalo!

siska 6 anni fa su tio
Risposta a F/A-18
Hai ragione F/A-18, mi ricordo eccome! .. la cara magistratura é messa nel "quadrato" dalla politica e nessuno dentro lì osa fiatare altrimenti non potrebbe più lavorare né nel pubblico e forse neppure nel privato. A me francamente quando leggo certe esternazioni della politica mi viene da ridere per non piangere. Poi i non luoghi a procedere come nel caso di asfaltopoli bé non c'é più nulla da sperare.

Zico 6 anni fa su tio
3548 morosi? vedrete quando cominceranno anche gli sposati ed i single! ma il Beltrasereno responsabile anche di Argo 1 si ricorda quando ci hanno rimborsato il furto sui premi pagati inpiù dai ticinesi e se n'è uscito con l'espressione 'megliopoco che nulla'? Ci sono molte cose non giuste in questo cantone: `Non è giusto che i figli paghino per i debiti dei genitori?' e sul fatto che i contribuenti paghino per i suoi errori???? ritiras!

Calabrin 6 anni fa su tio
sono piu che sicuro, che gli aumenti della cassa malati ce li fanno digerire con gli aumenti dei costi...invece buona parte sono per compensare chi non ce la fa piu a pagare!!!!! non potranno che aumentare i morosi!!

Trasp 6 anni fa su tio
Risposta a Calabrin
Quelli che non ce la fanno piu a pagare si devono rivolgere al aiuto sociale. La cassa malati riguarda la sanità, e visto che è obbligatoria va dedotta direttamente dallo stipendio, cosi il problema è risolto.

Trasp 6 anni fa su tio
Stesso problema che con le tasse; Tasse e casse malati vanno dedotti direttamente dallo stipendio!!

F/A-18 6 anni fa su tio
Ma perché il sig. Beltrame nello non si dimette in qualità di responsabile di uno degli innumerevoli scandali di questo sempre più sfigato cantone?

lügan81 6 anni fa su tio
ma toh che novità... se una persona non riesce a sopravvivere toglie le spese che incidono maggiormente...e cosa è? ovvio la cassa malati

jena 6 anni fa su tio
NULLA DA DIRE SUI 218 mio di utile di HELSANA ????????

Biagio 6 anni fa su tio
Non si pagano i premi, ma in compenso leasing per belle auto.

Bandito976 6 anni fa su tio
i commenti sotto giá rispecchiano la situazione, aggiungerei che a 43 anni é molto difficile il reinerimento nel mondo del lavoro se non hai un occupazione. Pertanto al posti di fermarsi al male, bisogna anche analizzare la causa.

rojo22 6 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
Siamo in un blog, quello di TIO. Che cosa ti aspetti dai bovini al pascolo?

tip75 6 anni fa su tio
novità....
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