Curiosa iniziativa lanciata dalla giovane attrice Aglaja Amadò: «In questo modo, usciamo dalla routine»
MASSAGNO – Al cinema mentre si allatta il bebè. E senza provare alcuna vergogna se, nel momento più bello del film, il neonato si mette a piangere. L’idea è venuta alla giovane attrice luganese Aglaja Amadò, mamma da pochi mesi della piccola Luce. Primo appuntamento: domani, mercoledì 7 febbraio, alle 14.30 al Lux Art House di Massagno. Forse ne seguiranno altri. Ma intanto sui social l’evento piace e fa discutere. «Quando si è mamme da poche settimane – dice l’attrice – si vive in un mondo di pannolini e poppate. E anche una cosa banalissima come la visione di un film può diventare un miraggio».
Un’esigenza comune – L’idea, a livello internazionale, esiste già da anni. Aglaja, tuttavia, ha semplicemente seguito il suo istinto. Il cinema le mancava. «Quando i bambini sono così piccoli, la mamma non vuole separarsi dal proprio bimbo. Anche perché bisogna allattarli con frequenza. D’altra parte l’ipotesi di dovere attendere cinque o sei mesi per potere vedere una pellicola sul grande schermo mi angosciava. Discutendo con altre mamme, mi sono resa conto che la mia esigenza era condivisa anche da tante altre donne. Pure da quelle che magari non andavano al cinema da anni. Ti rendi conto che ti manca una cosa solo quando non la puoi più fare».
La comunità – Si parte con “Ella & John” di Paolo Virzì. Con la speranza di bissare nelle settimane successive. «Quando una donna è in gravidanza, entra in contatto con un nuovo universo. Ci sono i corsi preparatori, lo yoga. Nasce una comunità di mamme che si scambiano consigli e suggerimenti. Ho conosciuto decine di ragazze in questi mesi, che oggi sono entusiaste del mio progetto».
Niente imbarazzo – Un segnale di apertura e di modernità. Che aiuta a dimenticare anche situazioni di disagio. «Ancora troppe volte quando un neonato piange in pubblico, la gente guarda la mamma con sguardi che possono rivelarsi anche intimidatori. A volte c’è chi ti fa sentire in imbarazzo, chi ti chiede con insistenza se il bambino piange perché ha fame. Ecco, nel mio pomeriggio al cinema saremo tutte sulla stessa barca. E se una mamma dovesse avere bisogno di una mano, saremo tutte pronte a dargliela».
Le precisazioni del gerente - A seguito di alcuni commenti comparsi su Facebook e nel blog, Joel Fioroni - il gerente del cinema LUX - tiene a precisare quanto segue:
«La proiezione è stata pensata appositamente per l’occasione e si tiene di mercoledì (nostro giorno di chiusura) fuori orario rispetto la nostra abituale programmazione. Sul nostro sito internet e sul nostro programma il pubblico è ben avvisato dell’iniziativa e della presenza di neonati in sala. Non possiamo comunque limitare l’accesso alle sole mamme. Il volume del film, come riportato su sito e programma, verrà abbassato e regolato di conseguenza. Si tratta di una prima, un’iniziativa simpatica e intelligente che valuteremo in seguito se riproporre. Chi vuole godersi il film in tutta tranquillità è libero di farlo durante tutti i regolari orari di programmazione proposti dalla nostra sala e dalle altre sale del cantone».