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Il pompiere è donna: «Ma niente flirt in caserma»

CANTONEIl pompiere è donna: «Ma niente flirt in caserma»

05.02.18 - 07:15
Sempre più militi di sesso femminile in Svizzera. Alcune, come Mariella Pasotto di Cadenazzo, riescono a fare carriera. A Lugano, ecco l’exploit di Daniela Brühwiler
Davide Giordano
Daniela Brühwiler
Daniela Brühwiler
Il pompiere è donna: «Ma niente flirt in caserma»
Sempre più militi di sesso femminile in Svizzera. Alcune, come Mariella Pasotto di Cadenazzo, riescono a fare carriera. A Lugano, ecco l’exploit di Daniela Brühwiler

LUGANO – Sempre più donne tra i pompieri in Svizzera. Trend rispecchiato anche in Ticino, dove sono ben 69 (su un organico di circa 1'600 unità) le ragazze che hanno scelto di lanciarsi in questa sfida. E c’è anche chi riesce ad avere ruoli di responsabilità. Tra queste, la 29enne Daniela Brühwiler. Da pochi mesi è la prima donna del corpo pompieri di Lugano a fare l’autista di mezzi pesanti. «Sono nei pompieri da un decennio – spiega – grazie a questa divisa ho conosciuto mio marito. E oggi anche mia figlia di nove anni segue le mie orme e fa parte dei mini pompieri».

Organico raddoppiato in dieci anni – Sono quasi 8'000 in tutta la Confederazione i pompieri donna. Una cifra pari a poco meno del 10% degli oltre 88'000 militi. La quota in rosa è raddoppiata rispetto a dieci anni fa. Anche se poi le differenze tra i vari cantoni sono sensibili. In Argovia, ad esempio, le donne rappresentano il 15% del contingente totale. «In Ticino invece il 5% – dice Lionello Sacchi, segretario della Federazione cantonale – in generale, negli ultimi quattro-cinque anni, l’interesse delle ragazze è crescente. In poche, tuttavia, fanno carriera».

Uomini che odiano le donne – Ci è sicuramente riuscita Mariella Pasotto, 42 anni, comandante del corpo di Cadenazzo. Indossa la divisa dal giorno del suo diciannovesimo compleanno e tra le donne ticinesi in servizio è quella ad avere fatto più strada. «Nella maggior parte dei casi gli uomini sono contenti di avere donne come colleghe. Ma c’è anche chi le odia. E soprattutto chi detesta farsi dare ordini da una donna. Io, in passato, ho incontrato diverse resistenze».

Niente flirt – Mariella Pasotto non ne fa mistero. Alcuni corpi pompieri, per politica interna, non vogliono donne nell’organico. «Perché in alcuni c’è la convinzione che una donna, soprattutto se bella, possa destabilizzare l’ambiente. Ecco perché consiglio alle donne di questo settore di essere sempre ferme e serie. Si può ridere e scherzare, ma solo fino a un certo punto. Niente flirt, per il bene di tutti. Bisogna avere la testa sulle spalle». C’è poi anche un fastidio pratico. «Perché avere una donna in caserma significa avere doppi gabinetti e doppi spogliatoi. Non è evidente».

Il ruolo di mamma – Il numero di donne in divisa lieviterà ancora? Difficile dirlo. «Il 97% dei pompieri in Ticino è volontario – fa notare Sacchi – noi siamo sempre in cerca di nuove leve. Ma con una simile premessa, bisogna vedere se le donne riescono a conciliare gli altri impegni». In particolare quello di mamma. «Io ho una bimba di sei mesi – precisa Mariella Pasotto – e riesco a fare quadrare le cose. Però sono spinta da una grande passione. Il nostro è volontariato. E se non ti piace al 100% quello che fai, dopo un po’ smetti».

L’altra faccia del pericolo – La maternità cambia anche il modo di affrontare l’emergenza. Lo evidenzia bene Daniela Brühwiler. «Prima ero più spericolata. Entravo in azione con una certa ottica. Adesso, invece, faccio più attenzione. E penso sempre che a casa ho due figlie piccole che mi aspettano».

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COMMENTI
 

Tato50 6 anni fa su tio
Da quando sono entrate le donne in certe professioni (parlo della mia) c'è stato un aumento esponenziale di divorzi. Lungi da me addossare colpe al gentil sesso, perché le cose di solito si fanno in due ;-))

tip75 6 anni fa su tio
trogloditi
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