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CANTONEBoom di passatori alla frontiera ticinese

01.02.18 - 07:01
L’aumento è dovuto anche all’intensificazione dei controlli. Sono invece in calo le entrate illegali
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Boom di passatori alla frontiera ticinese
L’aumento è dovuto anche all’intensificazione dei controlli. Sono invece in calo le entrate illegali

CHIASSO - Le entrate illegali in Svizzera sono in netto calo. Ma non l’attività dei passatori, che alle frontiere ticinesi sono quasi triplicati. Come si evince dai dati dell’Amministrazione federale delle dogane (Afd), lo scorso anno nel nostro cantone ne sono infatti stati fermati 129. Nel 2016 erano 46. «Da una parte l’elevato numero di migranti degli anni passati ha portato a un maggior ricorso ai passatori, dall’altra è stata intensificata la lotta al fenomeno» ci spiega David Marquis, portavoce dell’Afd, per spiegare l’aumento. Un aumento che comunque è meno marcato se si considerano i dati a livello nazionale, dove si è passati dai 302 casi del 2016 ai 344 dello scorso anno. Soltanto in pochi episodi - ci dice ancora il nostro interlocutore - tra il passatore e il migrante è stato constatato un rapporto di parentela.

Nel 2017 si nota un cambiamento anche nella loro provenienza: nella maggior parte dei casi emersi alle frontiere ticinesi, si tratta infatti di passatori con cittadinanza italiana (a livello nazionale sono invece soprattutto svizzeri). Nei due anni precedenti nel nostro cantone prevalevano, per contro, eritrei e kosovari. «Le organizzazioni che si occupano dei passatori conoscono bene il contesto locale, quindi spesso si rivolgono a persone che vivono nelle regioni di confine o nei paesi di destinazione dei migranti» afferma Marquis, senza poter però aggiungere ulteriori dettagli a causa delle inchieste di competenza delle autorità cantonali.

E mentre i passatori aumentano, le entrate illegali - come detto - sono in diminuzione. Per il Ticino si constata addirittura un dimezzamento: dai 33’844 casi del 2016 si è passati ai 15’106 dello scorso anno (a livello nazionale si parla invece di un calo da 48’838 a 27’300). Nel nostro cantone il numero resta comunque ancora più alto di quello registrato nel 2015, quando si era giunti a 10’873 entrate illegali. «In Ticino la maggior parte dei fermi continua ad avvenire a bordo dei treni in arrivo sul territorio elvetico» conclude Marquis.

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COMMENTI
 

Pepperos 6 anni fa su tio
Ora ci vuole la contraeria Americana

Evry 6 anni fa su tio
Ma vi meravigliate..?? Conseguenze delle disposizioni bernesi !
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