Il Comitato interpartitico - composto da Verdi, PS, PC ed MPS - ha ora 45 giorni per raccogliere le 7000 firme necessarie
BELLINZONA - Ad una settimana esatta dalla decisione del Gran Consiglio di stanziare 65 milioni di franchi per la realizzazione del semisvincolo A2 a Bellinzona, è stato presentato ufficialmente il comitato interpartitico - formato da Verdi del Ticino, Partito Socialista, Partito Comunista ed MPS - a sostegno del referendum, immediatamente annunciato, contro l’avallo del credito.
A sei anni dalla prima votazione sul credito di progettazione è «assolutamente importante sottoporre al popolo i 65 milioni» ha dichiarato il co-cordinatore del partito ecologista Ronnie David, ricordando che il risultato del 2012 fu «viziato da finanziamenti pubblici occulti ingenti» a favore dell’opera. Fattore rilevato anche da una sentenza del Tribunale federale.
«Servono soluzioni globali e non un semplice spostamento del problema», posizione ribadita anche dal deputato socialista Carlo Lepori, che ha sottolineato come il semisvincolo sia «un’opera vetusta che intende portare il traffico motorizzato all’interno di un centro cittadino», e dal verde Marco Noi, che ha voluto mettere in luce la contraddizione tra la volontà della Città di puntare sulla qualità di vita e il sostegno ad opere di mobilità «schizofreniche».
Il comitato referendario ha ora 45 giorni di tempo per raccogliere le 7'000 firme necessarie. Se la raccolta andrà in porto, toccherà alla popolazione esprimersi in merito al futuro del semisvincolo.