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LUGANOLuci rosse: «Il fisco ha perso decine di milioni di franchi»

29.01.18 - 07:06
Ulisse Albertalli si prepara per il processo che lo attende settimana prossima per usura e frode fiscale
TiPress
Luci rosse: «Il fisco ha perso decine di milioni di franchi»
Ulisse Albertalli si prepara per il processo che lo attende settimana prossima per usura e frode fiscale

LUGANO - Almeno «ottanta milioni di franchi». Tanto avrebbe perso il fisco cantonale per i mancati introiti dalla prostituzione, dal 2002 al 2011. E altrettanti ne ha persi da allora a oggi. A fare il conto è un'autorità nel mondo a luci rosse ticinese: Ulisse Albertalli. Al telefono con tio.ch/20minuti dal suo esilio in Spagna, l'ex tenutario del bar Oceano parla del processo che lo attende a Lugano (settimana prossima) per usura e frode fiscale, e rivela che «il problema dell'evasione da parte delle prostitute era noto da tempo». Non solo: «Una soluzione era stata già approvata dal Fisco cantonale nel 2011». 

Quale? 

«Lasciare che fossimo noi, tenutari di bordelli, a trattenere le imposte alle prostitute per conto del Cantone».

Il Gran Consiglio, settimana scorsa, ha approvato una tassa di 25 franchi al giorno a prostituta.

«È esattamente quello che proponemmo io e il criminologo Michel Venturelli, nel 2011, all'Ufficio delle contribuzioni del Cantone. Che diede parere favorevole».

Perché allora tanto ritardo?

«Il Procuratore generale all'epoca diede un avviso giuridico negativo. Sosteneva che fosse illegale. Il risultato: per anni solo il 5-10 per cento delle prostitute ha pagato le imposte. Sa di quanti soldi parliamo?».

Quanti?

«Almeno 80 milioni fino al 2011. Forse altrettanti da allora a oggi. Soldi spariti come le prostitute, che una volta partite per l'estero non pagheranno mai più. Un danno enorme per il Fisco: e ora il Procuratore accusa me di frode fiscale!».

Come affronterà il processo?

«Non vedo l'ora. Ho già acquistato il biglietto aereo. La Procura ha chiesto un rinvio, io mi sono opposto: voglio essere processato al più presto. Sono innocente e posso dimostrarlo».

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