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LUGANOLa lotta agli stupefacenti passa dalla bicicletta

15.01.18 - 20:07
L’esperienza della bike patrol cittadina è partita soprattutto con interventi per droga. La polizia: «C’è molto interesse e consenso da parte della popolazione e degli agenti stessi»
Tipress
La lotta agli stupefacenti passa dalla bicicletta
L’esperienza della bike patrol cittadina è partita soprattutto con interventi per droga. La polizia: «C’è molto interesse e consenso da parte della popolazione e degli agenti stessi»

LUGANO - Le biciclette sono rapide, ma anche silenziose e poco visibili. E sono quindi particolarmente efficaci negli interventi per stupefacenti. Ecco il bilancio dei primi mesi di attività (e dei primi 1’080 chilometri) della bike patrol, la pattuglia in bicicletta della polizia comunale di Lugano entrata in servizio lo scorso luglio. Un periodo in cui si contano, infatti, soprattutto undici fermi per infrazione e contravvenzione alla legge federale sugli stupefacenti. Anzi, in quest’ambito gli agenti su due ruote hanno anche effettuato il ritrovamento di sostanze illegali al Parco Ciani. In ogni caso, il servizio «ha riscosso molto interesse e consenso sia da parte della popolazione che degli agenti stessi» ci dicono dalla polizia comunale.

Sul posto per primi - Non si parla comunque soltanto di stupefacenti. In nove occasioni gli agenti sono anche intervenuti per dissimulazione del volto (tre casi sono sfociati in contravvenzione). Si contano poi un venditore ambulante sprovvisto di autorizzazione, una rianimazione in via Brentani e un furto con destrezza al Parco Ciani con fermo del ladro. «In tutti i casi la bike patrol è sempre giunta sul posto prima degli altri servizi».

Vicinanza con i cittadini - Si parla dunque di efficienza, oltre che di vicinanza con il cittadino, e di impatto positivo a livello d’immagine e ambientale. «Soprattutto nella zona centrale dove si circola a passo d’uomo - ci spiegano - sovente gli agenti vengono fermati e interpellati dai passanti per questioni di vario genere».

Scambio di esperienze - Per ora gli agenti in bicicletta sono quattro. E non si pensa ancora a un potenziamento del servizio, perlomeno sino al termine del primo anno di attività. «Nel frattempo, nel corso del 2018, i quattro agenti parteciperanno a un corso di approfondimento all’Istituto svizzero di polizia, che darà loro ulteriori elementi formativi e permetterà anche lo scambio di esperienze con altre realtà elvetiche» concludono dalla polizia cittadina.

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COMMENTI
 

lo spiaggiato 6 anni fa su tio
D'altronde il ciclismo è sempre staro sinonimo di doping... :-))))

briciola68 6 anni fa su tio
Grandi! Ottimo servizio!

comp61 6 anni fa su tio
bravi e bel servizio. Però per trovar droga al ciani... Come pescare nell`acquario! ahahahah
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