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BELLINZONAVideogiochi: ancora un divario tra genitori e figli?

11.01.18 - 12:01
Mercoledì 17 gennaio il sesto incontro del ciclo organizzato dalle Biblioteche cantonali e dalla Fondazione Möbius Lugano, dal CERDD e da Coscienza Svizzera
Videogiochi: ancora un divario tra genitori e figli?
Mercoledì 17 gennaio il sesto incontro del ciclo organizzato dalle Biblioteche cantonali e dalla Fondazione Möbius Lugano, dal CERDD e da Coscienza Svizzera

BELLINZONA – Mercoledì 17 gennaio, alle ore 18.00 si svolgerà il sesto incontro del ciclo “Il futuro digitale prossimo e venturo” negli spazi della Biblioteca cantonale di Bellinzona con un tema transgenerazionale: i videogiochi.

Era il 1971 quando si inaugurava un nuovo settore dell’intrattenimento, con la produzione del primo videogioco della storia. I ragazzi di allora sono oggi ultracinquantenni e i videogiochi sono sempre più strumenti di uso quotidiano, con penetrazione e fatturato che superano quelli del cinema e, secondo alcuni, con elevata dignità culturale. Ma attorno ad essi è ancora possibile costruire relazioni tra giovani e adulti, grazie alle quali negoziare regole, norme, ruoli, identità e valori, facendo esperienza di socialità e solitudine, di apprendimenti formali e informali?

Per rispondere a questo quesito, si confronteranno a Bellinzona Rosy Nardone, ricercatrice e pedagogista; Filippo Zanoli, giornalista digitale e specialista di videogiochi; Daniele Parenti, direttore del CERDD e Alessio Petralli, direttore della Fondazione Möbius, con l’introduzione e la moderazione di Stefano Vassere, direttore della Biblioteca cantonale di Bellinzona.

L’attenzione sarà rivolta in particolare all’opportunità di pensare a nuovi modelli per una didattica delle relazioni tra genitori e figli, tra insegnanti e ragazzi, per colmare l’assenza del mondo adulto da questi ambienti videoludici e di socialità. I nativi digitali hanno diritto e necessità di adulti consapevoli che li sostengano nella costruzione delle loro esperienze in questi media e delle norme di comportamento per affrontarle. Una vita che i videogiochi di qualità contribuiscono a rendere affascinante, proponendo mondi possibili da conoscere in prima persona.

«Molti genitori di oggi sono o sono stati videogiocatori» ha commentato Alessio Petralli «e pertanto è necessario superare la ormai obsoleta categoria di una incomunicabilità tra adulti e ragazzi su questo tema». Il dibattito sarà arricchito da una retrospettiva sui migliori videogiochi del 2017.

Rosy Nardone, è ricercatrice e pedagogista dell’università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara; Filippo Zanoli, giornalista digitale per Ticinonline e specialista di videogiochi.

L’incontro si tiene nell’ambito del ciclo “Il futuro digitale prossimo e venturo” (6), frutto della collaborazione tra le Biblioteche cantonali, la Fondazione Möbius, Coscienza Svizzera e il Centro di risorse didattiche e digitali.

Quattro osservatori che contribuiscono a fornire strumenti di interpretazione della società digitale attraverso un dibattito arricchito da prospetti- ve e strumenti propri di ognuna delle istituzioni.

Tutti i dettagli sulle attività della Fondazione e sulle iniziative sono disponibili su: www.moebiuslugano.ch

Per le iniziative e i servizi della Biblioteca cantonale: www.sbt.ti.ch/bclu

Per ulteriori informazioni: Clarissa Iseppi, Tel. 079 4719956, clarissa.iseppi@eventopolis.ch, info@moebiuslugano.ch; Stefano Vassere, Tel. +41 79 311 2714, stefano.vassere@ti.ch.

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