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BERNA / CANTONENo Billag avrà «conseguenze disastrose per il Ticino»

09.01.18 - 09:41
Un comitato interpartitico, formato da 160 parlamentari, raccomanda di respingere il testo in votazione
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No Billag avrà «conseguenze disastrose per il Ticino»
Un comitato interpartitico, formato da 160 parlamentari, raccomanda di respingere il testo in votazione

BERNA - L'iniziativa popolare "No Billag" è troppo radicale e costituisce un attacco frontale alla diversità del paesaggio mediatico svizzero. È la posizione di un comitato interpartitico - formato da 160 parlamentari di tutti i principali schieramenti - che raccomanda di respingere il testo in votazione il prossimo 4 marzo.

L'iniziativa mette in discussione l'esistenza della SSR, di 21 radio regionali e 13 televisioni locali, hanno ricordato oggi in conferenza stampa a Berna otto rappresentanti del comitato "No a No Billag", fra cui il consigliere agli Stati ticinese Filippo Lombardi (PPD).

Secondo i sostenitori del canone, un "sì" alle urne in primavera rappresenterebbe un serio problema per la coesione nazionale e la democrazia diretta. A loro avviso, la commercializzazione del settore che ne scaturirebbe darebbe maggior potere agli investitori privati, i quali avrebbero così la facoltà di imporre i propri interessi.

Significherebbe inoltre la fine delle trasmissioni dedicate alle minoranze. Rientrano in questa categoria ad esempio quelle diffuse nelle zone periferiche, quelle dedicate a persone con handicap sensoriali o quelle che coprono eventi di discipline sportive meno conosciute, che non avrebbero più i fondi per sopravvivere.

«Conseguenze disastrose per il Ticino» - "No Billag, no party", ha detto Lombardi citando un celebre spot televisivo, "sarebbe il giusto titolo per riassumere questa iniziativa anti-svizzera che spezzerebbe l'equilibrio tra regioni linguistiche e fra pubblico e privato".

Il "senatore" ha poi messo l'accento sul Ticino, cantone che con i suoi 350'000 abitanti non avrebbe i mezzi economici per poter garantire un finanziamento dell'offerta attuale senza le entrate del canone. «Le conseguenze sarebbero disastrose per la Svizzera italiana: la chiusura di radio e TV comporterebbe la scomparsa di circa 1700 posti di lavoro diretti e indiretti», ha inoltre avvertito. Per rimarcare l'estremismo del testo, Lombardi ha metaforicamente dichiarato che «il mal di testa si cura con l'aspirina, non con la ghigliottina».

L'approvazione di "No Billag" sarebbe un invito a nozze per potenti gruppi internazionali e vi sarebbe il concreto pericolo che i media elvetici diventino vettori di propaganda politica come avviene in Italia o negli Stati Uniti, ha da parte sua fatto notare il consigliere agli Stati Roland Eberle (UDC/TG).

A fare riferimento alla vicina Penisola è stato pure il consigliere nazionale bernese, nonché presidente dei Verdi liberali, Jürg Grossen: "non vogliamo una 'berlusconizzazione' del nostro panorama mediatico".

«Pay TV non possono sostituire servizio pubblico» - Stando a Edith Graf-Litscher (PS/TG), il testo privilegia gli affari a scapito della qualità, il tutto per risparmiare un franco al giorno. Il Consiglio federale ha infatti deciso lo scorso ottobre che il canone scenderà dal 2019 a 365 franchi all'anno, contro i 451 attuali. Il sistema di pay TV, proposto dai sostenitori di "No Billag" invece del servizio pubblico, creerebbe una società a due velocità, ha in seguito lamentato la consigliera nazionale.

Questa proposta è per altro "incredibilmente ingenua", ha rincarato la dose la deputata vodese Adèle Thorens Goumaz (Verdi), e dimostra una totale ignoranza in merito al funzionamento del mercato audiovisivo svizzero. "Per prima cosa, sarebbe impossibile da applicare alle radio e in secondo luogo farebbe cadere il principio secondo cui quante più persone pagano per la stessa prestazione, tanto minore sarà il prezzo", ha evidenziato la consigliera nazionale ecologista. "Vogliamo veramente consentire l'accesso a un'offerta diversificata e di qualità unicamente alle famiglie svizzero tedesche agiate?", si è poi chiesta.

«'No Billag' mette in serio pericolo le realtà locali» - La consigliera nazionale Christa Markwalder (PLR/BE) ha ribadito come la SSR non sarebbe la sola a patire in caso di vittoria dei pro "No Billag" in marzo, ma sarebbe in compagnia di 34 emittenti locali.

È "illusorio" credere che queste possano restare a galla facendo a meno di un'importante fetta di finanziamento, l'ha spalleggiata la sua collega alla Camera del popolo Marianne Streiff-Feller (BE). Il pubblico verrà privato di molti temi regionali che trovano spazio solo in queste sedi specifiche, ha aggiunto la presidente del Partito evangelico. Per Markwalder, benché sia necessario da un punto di vista liberale proseguire la discussione legata al servizio pubblico e alle sue tariffe, è chiaro che l'iniziativa fornisce le risposte sbagliate al problema.

Da parte sua, il consigliere nazionale Bernhard Guhl (PBD/AG) ha indicato alcuni "sconsiderati" strascichi che una vittoria del "sì" implicherebbe. Fra questi "la perdita di 14'000 posti di lavoro, l'assenza di radio e TV in caso di periodi di crisi, la partenza verso l'estero del denaro delle pubblicità finora investito nella Confederazione e l'irrealistica tempistica della disposizione transitoria" prevista dal testo. A detta dei contrari all'iniziativa per l'abolizione del canone, una serie di ulteriori ragioni per fare fronte comune contro "No Billag".

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COMMENTI
 

Mediapress 6 anni fa su tio
Nuovo titolo, magari un pò meno scandalistico "spegnere la TV ed accendere il cervello" Grazie.

Nicklugano 6 anni fa su tio
L'unica conseguenza sarà la necessità di cominciare a lavorare anche per Canetta e tribù...

Danny50 6 anni fa su tio
Avete rotto i maroni. Per tenerci i criminali stranieri, rottamare il 9/02, e dare miliardi all’UE non ci siete per niente. Adesso gustate il rischio sulla vostra pelle !

mark72 6 anni fa su tio
ma basta da quando ce in arrivo questa votazione tutti i giorni articoli che dicono di votare no alla no billag BASTAAAAA! ce le avete frantumate le scatole io voterò sicuramente si all abolizione della billag.

occhiaperti 6 anni fa su tio
Lo stai sottovalutando :-D, certo che ha interessi, poi come CSt, cioè rappresentante politico per il cantone nella piccola camera, come mai potrebbero consigliare qualcos'altro?

miba 6 anni fa su tio
Se c'è una cosa che proprio non manca ai politici questa è l'ipocrisia

occhiaperti 6 anni fa su tio
Risposta a miba
Ci poi scomettere!! Non si può fidare di quello che dicono: Non fanno l'interessi di tutti i cittadini - solo di qualcuni ben scelti! Ricordati ciò che ha detto la CF Leuthard quando ha annunciato sue dimissione per l'anno prossimo: "AUGRUO TANTO CORAGGIO AL POPOLO SVIZZERO PER POTER AFFRONTARE CIÒ CHE VERRÀ IN FUTURO". Ne deduco, che egli sa qualcosa che non vuole pronunciare - per sicuro non qualcosa di positivo. E vorrei sapere che cosa egli ha contributo o omesso di fare per fare si, che il popolo Svizzero deve avere tanto coraggio - "Fake News" O bacci e abbracci con Jean-Claude? Vorrei che tutti si fanno due domandine....!

Fafner 6 anni fa su tio
Pensavo che con la votazione sul raddoppio si fosse raggiunto l'apice, ma a quanto pare no. A distanza di settimane sono già arcistufo di tutta questa overdose di comunicati, l'uno la fotocopia dell'altro. Per di più, cercare di convincere in merito alle qualità della SSR invece di continuare a prendere per la gola la gente prospettando la fine del mondo e, poco ci manca, l'invasione degli alieni, no eh?

ziopecora 6 anni fa su tio
Lombardi dice di votar no. Ragione più che sufficiente per votare un convinto SI

Shion 6 anni fa su tio
Invece salveremmo la stampa, per la coesione nazionale riutilizzeremo carta riviste giornali e giornalini. Basta pattumiera televisiva imposta!

87 6 anni fa su tio
Risposta a Shion
Finalmente una voce fuori dal coro che vede un altro argomento interessante.

Mattiatr 6 anni fa su tio
Risposta a Shion
Non sarebbe un passo in dietro? Tornare all'informazione cartacea sarebbe come abolirla. L'unico giornale che un ragazzo medio sotto i 25 anni legge è il 20 minuti perché in stazione e perché gratis. Non dico che guardano il tg o il quotidiano ma sicuramente non tutti leggerebbero i giornali. Praticamente sarebbe destinare voti, ecc. di una fascia d'età al caso.

ugobos 6 anni fa su tio
io voterò si. per un semplice motivo. l informazione che danno è un copia incolla e sparano tante di quelle cretinate da far paura. isis di qua isis di la. perché una sera non dite chi l ha fatta l isis? basta guarda in youtube. isis Clark cia. alla cnn clar spierga chi è. trasmissione piene di dati falsi, molte al limite del ridicolo. se volete pagare gente che lavora cosi va bene, oggi non mi meraviglio più di niente. come il militare tenerlo in piedi perché se no si perdono posti di lavoro. poi vai al pronto soccorso e aspetto 4 ore se ti va bene. A sto passo supereremo l italia

ste3990 6 anni fa su tio
Risposta a ugobos
aaaaah i cospirazionisti, bentornati!!! Ci siete mancati.

MIM 6 anni fa su tio
Filippo Lombardi, almeno questa volta, non ha interessi personali nella votazione :-)

87 6 anni fa su tio
Risposta a MIM
Lombardi ci cova: gli interessi ci sono, oscuri per noi comuni mortali ma ci sono. È sufficiente un accordo d'affari tra imprenditori.

kenobi 6 anni fa su tio
Risposta a MIM
certo.............Filippo Lombardi è un giornalista ed amministratore delegato della TeleTicino SA e Radio 3i

Bandito976 6 anni fa su tio
Come ripeto chi é ha favore e quindi vota NO che la paghino anche per quelli che non riescono

occhiaperti 6 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
Concordo!

87 6 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
Quoto

sedelin 6 anni fa su tio
NO, NO, NO all'iniziativa suicida!
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