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CANTONE«Ci vuole tempo perché i pendolari cambino le loro abitudini»

08.01.18 - 20:29
Il direttore Tilo, Denis Rossi, si dice soddisfatto del risultato ottenuto sulla linea Mendrisio-Varese nella prima giornata feriale, ma «le cifre cresceranno col tempo»
Tipress
«Ci vuole tempo perché i pendolari cambino le loro abitudini»
Il direttore Tilo, Denis Rossi, si dice soddisfatto del risultato ottenuto sulla linea Mendrisio-Varese nella prima giornata feriale, ma «le cifre cresceranno col tempo»

BELLINZONA - La linea ferroviaria Mendrisio-Varese è realta. E nei primi due giorni di esercizio del collegamento, a Mendrisio c'era anche Denis Rossi, direttore Tilo. «Considerando che la linea è una novità assoluta, possiamo dirci soddisfatti dell'occupazione di questa mattina» ci dice.

Com'è andata?
«I dati verranno consolidati e monitorati nei prossimi mesi, ma posso dire di aver contato a Mendrisio circa 70-80 passeggeri sul collegamento partito da Varese alle 6.36 e altrettanti su quello partito alle 7.06. Le cifre sono destinate a crescere nel corso del tempo: è risaputo che una nuova linea necessita di diversi mesi per essere conosciuta e per attirare nuovi clienti i quali devono modificare le proprie abitudini di vita e di trasporto, ciò che ovviamente non avviene, nella maggior parte dei casi, in pochi giorni».

Non mancherà, comunque, la pubblicità...
«La campagna promozionale, prevista sia in Svizzera che in Italia, partirà nei prossimi giorni con flyer presso i valichi doganali, spot radiofonici e affissioni. Senza dimenticare che già prima di Natale sono stati distribuiti 192'000 volantini a tutti i fuochi dei comuni della zona. Riteniamo che questa promozione darà una spinta importante al collegamento e contribuirà a renderlo noto anche a coloro che, ad oggi, lo conoscono poco».

C'è chi si lamenta dei parcheggi in territorio italiano: sarebbero troppo pochi. Cosa ne pensa?
«I posteggi delle stazioni sono di competenza delle autorità italiane. Posso però affermare che è chiaramente percepibile da parte delle autorità locali italiane (Comuni toccati e Provincia di Varese) una chiara volontà di favorire l’utilizzo della linea ferroviaria, anche garantendo un numero adeguato di posteggi. Attualmente a mia conoscenza ve ne sono nelle nuove stazioni poco più di 400 e sono gratuiti, senza contare quelli già presenti a Varese. Mi sembra un buon inizio». 

Cosa aspettarsi dalla giornata di "porte aperte" del prossimo 20 gennaio?
«La giornata di “porte aperte” del 20 gennaio rientra nella campagna promozionale della Ferrovia Mendrisio-Varese e mira a far conoscere e far provare gratuitamente ai nostri potenziali clienti, così come ai rappresentanti dei media, il servizio offerto allo scopo di scoprirne i vantaggi e i dettagli. Ulteriori informazioni in merito seguiranno settimana prossima».

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COMMENTI
 

Libero pensatore 6 anni fa su tio
Per accelerare il cambiamento delle abitudini occorre agire sul portafoglio delle persone. Alternative non ce ne sono. Per me dovrebbero dimezzare il costo per le targhe e introdurre una vignetta che costa 500 chf/anno e consente di viaggiare in Svizzera sia su strade cantonali che autostrade. Ovviamente da introdurre anche dei permessi per turisti che costano meno, con durata settimanale oppure che consentono di attraversare il paese. Ma i nostri politici come sempre non sono creativi

Bandito976 6 anni fa su tio
E proprio di abitudini che si devono cambiare. La comoditá di usare l'auto per averla a pochi centimetri dall'ufficio, pensando che cosí si risparmia tempo. Certo che magari andare a piedi alla stazione e fare due cambi puó essere faticoso ma per il bene dell'ambiente forse vale la pena fare uno sforzo. Tanto stando in colonna e magari rischiare anche un incidente ci si mette piú tempo. Tutta questa frenesia del giorno d'oggi di guadagnare tempo alla fine non risolve nulla. Si appesta l'aria e basta.

Danny50 6 anni fa su tio
Prendete le misure adeguate e le abitudini cambiano il giorno dopo. Certo che le schiene di violino che campeggiano sul “volemoce tutti bene”, “ sa pó mia”, Bruxelles non é d’accordo” non arriveranno mai a niente di niente.

Svizzera87<3 6 anni fa su tio
Invece pensare ai treni per frontalieri, pensate piuttosto a migliorare i percorsi che usiamo di solito noi ticinesi! Esempio: oggi, treno da Lugano a Bellinzona, quasi più di due di percorrenza, pieno come un carro-bestiame, dove non trovi neanche posto a sedere. Per quello che paghiamo dovremmo avere un servizio eccellenze, mentre oggi ritardi su ritardi. Non ne potevo più, è assurdo metterci più di due ore per una tratta non così tanto lunga. FFS mi dispiace dirlo: ma così non va.,.

tip75 6 anni fa su tio
non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere

Fran 6 anni fa su tio
Anche nel Gambarogno c'è il treno che parte a Luino e arriva a Bellinzona e viceverso. I treni? Tutti vuoti. Le strade? Volete vedere la.carovana mattina e sera? In 5 minuti ho contato 71 auto. 11 targate Ticino..

centauro 6 anni fa su tio
Risposta a Fran
beh certo che se le auto le hai viste tra Zenna e Quartino è ovvio che il dato sia quello che scrivi, la strada è percorsa più dai numerosi frontalieri piuttosto che quei 4 gatti che vivono in quel pezzo di territorio!! pare oggettivamente chiaro che sia così! treni vuoti? luogo di lavoro? costo?
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