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CANTONE / SVIZZERATicino capitale dei fallimenti per insolvibilità

22.12.17 - 11:53
Il settore della costruzione risulta il più toccato dal fenomeno, secondo lo studio. Il numero di bancarotte in questo ramo economico è tre volte superiore alla media degli altri settori
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Ticino capitale dei fallimenti per insolvibilità
Il settore della costruzione risulta il più toccato dal fenomeno, secondo lo studio. Il numero di bancarotte in questo ramo economico è tre volte superiore alla media degli altri settori

BELLINZONA - Il numero di fallimenti di imprese in Svizzera nei primi 11 mesi è salito del 3% (+12% in Ticino) rispetto al medesimo periodo dell'anno scorso, secondo la società di informazioni economiche Bisnode. In totale, 4298 società hanno aperto una procedura d'insolvenza.

Tenendo conto delle liquidazioni per motivi organizzativi in virtù dell'articolo 731b del Codice delle obbligazioni, il numero globale di fallimenti è cresciuto su un anno del 5% a 6218 imprese, precisa un comunicato odierno di Bisnode.

Con un +12%, il Ticino si piazza in testa ai fallimenti per insolvibilità, davanti a Ginevra, Vaud e Vallese (6%) e l'Espace Mittelland (6%). La Svizzera orientale e Zurigo hanno registrato invece un calo di, rispettivamente, il 6% e il 3%.

Il settore della costruzione risulta il più toccato dal fenomeno, secondo lo studio. Il numero di bancarotte in questo ramo economico è tre volte superiore alla media degli altri settori. Anche il settore alberghiero e l'artigianato presentano un rischio accresciuto d'insolvibilità.

Per il solo mese di novembre, i fallimenti per insolvibilità si sono ridotti per l'insieme della Svizzera del 4% a 464 imprese. Parallelamente, le creazioni di imprese hanno segnato una progressione del 7% per attestarsi a 3717 iscrizioni nel registro di commercio.

Sui primi 11 mesi, la costituzione di nuove società ha registrato su un anno una crescita del 5% a 39'197 unità, precisa Bisnode.

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COMMENTI
 

F/A-18 6 anni fa su tio
Siamo vicini alla penisula...., è chiaro che tanti italici tentano l'avventura da noi ma con modalità italiche quindi sopratutto nel settore edile, scremando gli stipendi ai loro connazionali disperati già di loro, il tutto fino a quando vengono scoperti. Da aggiungere che i nostri committenti e tanti che comunque favoriscono queste pseudoditte sono ben contenti di risparmiare qualche soldino ma rovinando in pratica anche le ditte sane e quindi tutta la nostra economia. Qualche imprenditore onesto ha già chiuso i battenti ed è già emigrato all'estero, tutta gente che pagava fior di tasse e che ora lasciano il posto a disoccupati e gente in'assistenza da mantenere, penso che il 2018 sia l'anno della verità.

gmogi 6 anni fa su tio
Seguirà il Canton Grigioni, visto che negli ultimi anni va di moda aprile lì.

GI 6 anni fa su tio
E' una bruttissima piega (e piaga)...purtroppo difficile da curare.....
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