La manifestazione, promossa dal Sindacato svizzero dei mass media, inizierà alle 13
COMANO - L’azione dimostrativa non inizierà ufficialmente prima delle 13, ma all’esterno degli studi televisivi RSI di Comano tutto è già pronto. Una serie di abiti appesi alle reti, al centro dei quali troneggia uno striscione che lascia poco spazio all’immaginazione: «Chiuso. Causa No Billag. 1 gennaio 2019».
La manifestazione, promossa dal Sindacato svizzero dei mass media, intende sensibilizzare evidenziando le conseguenze sul piano occupazionale di un’eventuale accettazione dell’iniziativa “No Billag”.
Un voto, è inoltre scritto sullo striscione, che potrebbe tradursi in «200 milioni all’anno persi per la Svizzera italiana» con «1500 disoccupati di 42 professioni».
Qui Comano, a voi studio pic.twitter.com/Ay0Z3dGaeB
— Massimiliano Herber (@HerberMax) 19 dicembre 2017