Cerca e trova immobili

CANTONEIl lavoro viene dal cielo: ora te lo porta un drone

01.12.17 - 06:07
Si moltiplicano i corsi per imparare a pilotarlo, ambìti soprattutto da persone oltre confine: «Vogliono tenersi pronte per lavorare qui», segnala di Tcs
Il lavoro viene dal cielo: ora te lo porta un drone
Si moltiplicano i corsi per imparare a pilotarlo, ambìti soprattutto da persone oltre confine: «Vogliono tenersi pronte per lavorare qui», segnala di Tcs

LUGANO - Cento franchi, prezzo socio, per chi in tre ore vuole imparare come si maneggia il drone che non ha ancora comprato; 330 per chi ha già una passione ma scarsa dimestichezza e vuole un «corso base», 6 ore. Alla fine, anche il Tcs è arrivato: a proporre lezioni di guida dedicate a quest'ultimo mezzo non esattamente di trasporto. «In Svizzera interna sono già partiti da tempo, qui cominciamo ora», dice il portavoce Renato Gazzola.

Da "giocattolo" a opportunità professionale - A onor del vero, sul sito il Ticino non è ancora contemplato come luogo disponibile. Ma la vera notizia, da queste parti, risulta essere un'altra. È il drone finalmente interpretato come opportunità professionale; ed è «il numero di richieste ricevute dall'Italia, da parte di persone interessate a conseguire un brevetto di pilotaggio. I droni sono sempre più pensati per un utilizzo nel commercio: evidentemente vogliono tenersi pronti per cogliere offerte di lavoro che verranno dal Ticino». 

Avilu ha attivato i corsi per il brevetto: ma italiano - In effetti «è un mercato nuovo», conviene Marc Roth di Avilu, scuola di volo di Agno che non più tardi di qualche settimana fa ha attivato corsi professionali per dotarsi di un brevetto ufficiale. Si va da 1'290 franchi in gruppo a 1'870 l'individuale, 16 ore di teoria e cinque di pratica. E alla fine il paradosso: «Si ottiene la licenza italiana, rilasciata dall'Enac, visto che in Svizzera non esiste una legislazione che regolamenta l’uso dei droni». Che senso ha? «Prima o poi arriverà. Ed è probabile che il titolo italiano venga riconosciuto anche qui».

«È normale, siamo un mercato importante» - Ci risiamo: ancora una maniera per portarsi avanti, che in qeusto caso però non conosce un interesse così marcato da oltre confine. Anche perché «la licenza ha un costo importante e finora è stata chiesta solo da pochi. Gli italiani sì, ci hanno scritto per avere informazioni. È normale, operiamo sul confine. E per loro il Ticino è un mercato importante. C'è chi del drone aspira a fare una professione».

Per ora, però, nessun obbligo legale - Non solo consegne: esistono anche applicazioni nell'agricoltura, nell'ingegneria, la sicurezza, la comunicazione. L'interesse c'è, anzi cresce. «Magari poi non s'iscrivono, quando capiscono che per usare il drone non è necessario possedere un attestato – conclude Igor Canepa, capo base di Swiss Helicopter in Ticino, a Gordola – Si comincia per curiosità, pian piano si raggiungono livelli da semi-professionista. Ma obblighi non ce ne sono. Al momento, i corsi servono più a rendere le persone consapevoli che non sono sole. Nel cielo ci sono anche elicotteri, aeroplani, zone di conflitto potenziale». 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE