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«L’integrazione passa da scuola e formazione professionale»

CANTONE«L’integrazione passa da scuola e formazione professionale»

21.11.17 - 16:06
Abbiamo parlato con Norman Gobbi e Manuele Bertoli a margine della conferenza stampa di presentazione del Programma cantonale per il quadriennio 2018-2021
tio.ch/20 minuti
«L’integrazione passa da scuola e formazione professionale»
Abbiamo parlato con Norman Gobbi e Manuele Bertoli a margine della conferenza stampa di presentazione del Programma cantonale per il quadriennio 2018-2021

BELLINZONA - Istruzione e formazione. Sono questi i due pilastri su cui si basa l’integrazione degli stranieri. E sono questi i due binari su cui il Cantone intende muoversi nei prossimi quattro anni. È stato spiegato chiaramente questa mattina alla conferenza stampa di presentazione dei programmi d’integrazione cantonali (PIC).

La Legge federale sugli stranieri affida l’integrazione a Cantoni e Comuni, insieme alla Confederazione. Sulla base dell’ultimo quadriennio, il Ticino ha riscontrato l’importanza di rafforzare l’accoglienza nel territorio e l’apprendimento precoce della lingua italiana, come primi passi da compiere all’arrivo dello straniero su suolo ticinese.

«La conoscenza della nostra realtà - ha commentato il presidente del Consiglio di Stato Manuele Bertoli - passa attraverso l’istruzione, e la conoscenza della realtà lavorativa passa attraverso la formazione professionale. Quindi questi due elementi sono essenziali nell’integrazione della nostra società».

Norman Gobbi ribadisce la stessa idea: «È necessario sfruttare le strutture ordinarie: il mondo della scuola e della formazione professionale e del lavoro, ma anche il mondo associativo. Questi sono i luoghi normali d’integrazione in cui lo si fa in maniera naturale e spontanea».

Durante la conferenza stampa la RSI ha pure illustrato la nuova app "together": «Un quiz che permette di giocare, conoscere, interagire e informarsi. Un percorso di integrazione divertendosi».

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