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CANTONETicinesi che cambiano sesso: ecco quanti, e quando

17.11.17 - 06:06
In aumento le operazioni negli ultimi dieci anni. Ed è nato il primo gruppo di accompagnamento nella Svizzera italiana.
Ticinesi che cambiano sesso: ecco quanti, e quando
In aumento le operazioni negli ultimi dieci anni. Ed è nato il primo gruppo di accompagnamento nella Svizzera italiana.

BELLINZONA - C'è la paura di fare il passo. Ma anche di possibili complicazioni mediche. Senza contare i costi - intorno ai 70mila franchi - coperti solo parzialmente dalle casse malati. Cambiare sesso è un percorso difficile e delicato. In Ticino, forse, ancora di più. Sarà per questo che, finora, le persone che nel nostro cantone sono arrivate all'intervento “finale” sono pochissime.

Numeri in aumento - Eppure, i numeri forniti a tio.ch/20minuti dall'Ufficio cantonale di statistica (Ustat) fotografano un fenomeno in lenta crescita. Dati alla mano, i pazienti residenti in Ticino che si sono sottoposti all'operazione chirurgica di riassegnazione del genere – nome in codice 64.5/Nac nella classificazione medica svizzera – sono stati 8 negli ultimi cinque anni. Niente rispetto al totale delle persone transgender. Ma sempre più che in passato. Dal 2007 al 2011 si era contato un unico caso.

I dati dell'Ustat

anno

n. operazioni

2008       -
2009      1
2010      -
2011      -

Tre in un anno - «Gli interventi sono stati effettuati da ospedali svizzeri fuori Cantone, non sono pertanto contemplati eventuali interventi effettuati all’estero» precisa l'Ustat. In ogni caso il trend è chiaro. Un (piccolo) record si è registrato proprio l'anno scorso: nel 2016 sono stati tre i ticinesi recatisi oltre Gottardo per l'intervento. Il numero più alto di sempre. 

annon. operazioni
2012     1
2013     2
2014     1
2015     1
2016     3

 

«Un gruppo per confrontarsi» - La conferma che «qualcosa si sta sbloccando» arriva anche da Imbarco Immediato. L'associazione Lgbt ha formato nei mesi scorsi il primo gruppo d'accompagnamento in Ticino per chi voglia cambiare sesso. Ne fanno parte al momento «una decina di persone interessate alla dimensione trans» spiegano dall'associazione. «In alcuni casi, stanno intraprendendo o ultimando la transizione».

«Le cose stanno cambiando» - Il gruppo si chiama “Cambio di rotta” e si è riunito per la prima volta la primavera scorsa. «Ci troviamo una volta ogni due-tre mesi, lo scopo è confrontarsi, informare e supportare le persone in questo percorso delicato. Le adesioni sono tante – conclude Imbarco Immediato – ci hanno sorpreso. Le cose forse stanno davvero cambiando» . 

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COMMENTI
 

Fran 6 anni fa su tio
Un transgender è sano dal punto di vista medica. Quindi il "fattore malattia" non persiste. Perché un'assicurazione sociale che è la obbligatoria Lamal dovrebbe prendere a carico le prestazioni? Dove noi TUTTI paghiamo? Deve essere pagata dalle complementari! Perché se uno fa un bypass per obesità permanga, viene pagato da Lamal? Perché si tratta di malattia. E ok.Ma poi lasciano da solo il paziente con pelle penzolante in esubero? Perché questo non rientra nel fattore malattia per le casse malati?? Ma tagliare il pisello a un uomo sano nel corpo e ricostruire una vagina nuova fiammante, qui ci sarebbe dato il fattore malattia?? No! NO!

pillola rossa 6 anni fa su tio
"70mila franchi - coperti solo parzialmente dalle casse malati". Parzialmente quanto?
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