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«Vi porto sul luogo in cui ho rischiato di morire ammazzato»

BELLINZONA«Vi porto sul luogo in cui ho rischiato di morire ammazzato»

10.11.17 - 08:25
Il 15enne aggredito a bastonate da uno sconosciuto a metà ottobre sta tornando lentamente alla normalità. E oggi precisa: «Al mio posto poteva esserci chiunque»
tio.ch/20 minuti
Padre (a destra) e figlio sul luogo dell'aggressione.
Padre (a destra) e figlio sul luogo dell'aggressione.
«Vi porto sul luogo in cui ho rischiato di morire ammazzato»
Il 15enne aggredito a bastonate da uno sconosciuto a metà ottobre sta tornando lentamente alla normalità. E oggi precisa: «Al mio posto poteva esserci chiunque»

SEMENTINA – «Sto cercando lentamente di tornare alla normalità. Sono stato a casa due settimane dopo l'aggressione. Da allora ho sempre girato in compagnia. Penso che da solo potrei avere un po' di paura». È ancora sconvolto, il 15enne di Sementina aggredito a bastonate la mattina dello scorso 19 ottobre, mentre si recava a lavorare in una ditta di Via al Ticino, dove segue un apprendistato. Il giovane, che ha sporto denuncia contro ignoti, ha accettato di tornare sul posto per ricostruire i fatti. Ma anche per spazzare via eventuali dubbi. «Non avevo conti in sospeso con nessuno – assicura – . Sono un ragazzo tranquillo».

Triste Halloween – Nel frattempo si viene a sapere che un altro ragazzo, aggredito con le stesse modalità nei pressi delle scuole comunali durante una sera dello scorso mese di giugno, è stato ascoltato dalla polizia. Non è dunque un caso che a Sementina la preoccupazione tra i genitori sia particolarmente alta. Ed è lo stesso 15enne a confermarlo, mentre ci accompagna sul luogo in cui è stato aggredito. «C’è apprensione. Basti pensare che solitamente alla sera di Halloween ci sono in giro diversi ragazzini per strada. Stavolta le vie di Sementina erano quasi deserte».

Agguato dai cespugli – Siamo arrivati sul posto. Una piccola discesa sterrata, come documentato dal video. Qui il nostro giovane interlocutore ha rischiato di morire ammazzato di botte. Senza alcuna ragione. «Non so darmi una spiegazione su quello che è capitato. Ero in bicicletta, era ancora buio. Erano da poco passate le 7. Stavo andando al lavoro. Quel tizio stava in mezzo ai cespugli ed è saltato fuori all'improvviso. Mi ha colpito più volte alla testa. E ho ricevuto un forte colpo anche alla mano. Ricordo di essere riuscito a lanciargli via il bastone». 

Tutto in 60 secondi – L’identikit sembra simile a quello dell’uomo legato all’aggressione di giugno. Si cerca una persona alta, piazzata. Al momento dei fatti, incappucciata. «Se mi avesse colpito alla tempia mi avrebbe ucciso – sospira il ragazzo –. Non potevo aspettarmi un agguato simile. Tutto è stato rapidissimo. È durato meno di un minuto. Abbiamo fatto analizzare anche le telecamere di videosorveglianza delle varie ditte della zona. Ma in quel tratto non ce ne sono. È una situazione angosciante. È capitato a me, ma sarebbe potuto accadere a chiunque fosse passato di lì in quel preciso istante».  

Si cercano testimoni – Quella mattina il 15enne è stato soccorso da alcune persone sul ponte della strada cantonale che collega Sementina a Giubiasco. «Sono riuscito ad arrivarci con le mie forze». Nessuno, però, sembra avere notato nulla. Non ci sarebbero testimoni. «Magari, però, qualcuno ha notato qualche dettaglio strano. O prima, o dopo quell’ora. In questo caso, sarebbe fondamentale che lo segnalasse alla polizia».

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