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BRAGAGLIA (GR)Calo del turismo, ma gli albergatori rimangono ottimisti

07.11.17 - 14:40
Il settore ha subito una perdita stimabile tra il 10 ed il 15% nei mesi di settembre e ottobre. Il calo non è però completamente imputabile allo smottamento di agosto del Pizzo Cengalo
Keystone
Calo del turismo, ma gli albergatori rimangono ottimisti
Il settore ha subito una perdita stimabile tra il 10 ed il 15% nei mesi di settembre e ottobre. Il calo non è però completamente imputabile allo smottamento di agosto del Pizzo Cengalo

COIRA - Il settore del turismo in Val Bregaglia ha subito una perdita stimabile tra il 10 ed il 15% nei mesi di settembre e ottobre. Il calo, tuttavia, non è completamente imputabile ai timori dei turisti in seguito allo smottamento di agosto del Pizzo Cengalo. Tra gli albergatori il clima resta all'insegna dell'ottimismo.

La cifra, «da prendere con cautela», spiega Michael Kirchner all'ats, direttore dell'associazione Bregaglia Engadina Turismo, si riferisce solo ai pernottamenti nelle strutture alberghiere della valle, che a settembre hanno subito un calo del 10% circa in tutta la Bregaglia rispetto allo scorso anno. «Tuttavia, c'è da considerare la concomitanza di altri fattori, oltre i timori dei turisti, in particolare le strade ancora chiuse che non permettevano di raggiungere alcuni paesi e le condizioni meteo sfavorevoli».

Per quanto riguarda ottobre i dati definitivi non sono ancora disponibili, ma anche in questo periodo Kirchner prevede un calo tra il 10 e il 15%: «questo è il mese più importante dopo luglio e agosto per il turismo nella zona, in particolare per l'appuntamento del Festival della castagna che richiama sempre molti visitatori». A livello economico, la contrazione si traduce in una perdita tra 100 e 200'000 franchi, calcolata sulla base del prezzo medio di un pernottamento, stima Kirchner: «non si tratta di una cifra astronomica ma comunque importante per la valle. È comunque una stima molto indicativa, alla quale va aggiunta un'altra importante perdita che è quella legata alle attività del turismo giornaliero, che non si può quantificare ma è altrettanto importante per il settore». Le statistiche effettive, in ogni caso, arriveranno dal Comune a fine anno, precisa il direttore.

Ora la speranza è che nell'immaginario collettivo i tragici eventi di agosto cadano nel dimenticatoio: «è assolutamente importante fare informazione, chiara e trasparente, - afferma Kirchner - ma è positivo spegnere un po' i riflettori per poter tornare alla normalità, anche per quanto riguarda la percezione del pericolo reale». Resta, tuttavia, un timore: «visto il movimento di materiale ancora in atto sul monte, è possibile che in primavera, con l'aumento delle temperature e dei temporali, possa verificarsi un'ulteriore piccola colata. Questo, a inizio stagione, non aiuterebbe a sbloccare la situazione e ridimensionare i timori e i rischi reali nell'immaginario collettivo».

In ogni caso, gli addetti ai lavori non si scoraggiano e guardano con ottimismo al futuro, come testimonia Doris Fanconi, dell'hotel Stüa Granda di Soglio, la quale conferma un leggero calo comunque non significativo per il buon andamento della stagione: «si tratta di un calo legato più alla logistica, ovvero la strada chiusa per raggiungere il paese, e alle condizioni meteo, ma tutto sommato la stagione autunnale è andata bene». Fanconi è ottimista per quanto riguarda il futuro: «Il peggio è passato, si dimentica e si va avanti, serve ottimismo».

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COMMENTI
 

gabola 6 anni fa su tio
Forza e coraggio
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