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Un'esercitazione tra incendi catastrofici e treni deragliati Sono 127 - tra pompieri, agenti di polizia, funzionari e quadri - i partecipanti alla settimana di formazione per la condotta di eventi maggiori organizzata dalla CSP
LOCARNO - Provengono da 21 cantoni e dal Principato del Liechtenstein i 127 partecipanti giunti in questi giorni a Locarno - dei quali 70 pompieri, 18 sanitari, 28 agenti di diversi corpi di polizia, 3 quadri della protezione civile, 6 funzionari attivi negli stati maggiori civili cantonali e aziendale e 2 ufficiali dell’esercito - per prendere parte al corso di formazione per la condotta di eventi maggiori organizzato dalla Coordinazione Svizzera dei Pompieri (CSP).
L'obiettivo del corso - iniziato lunedì 30 ottobre e che si concluderà venerdì 3 novembre - è di formare quadri di condotta nell’ambito dei vari servizi d’intervento che possano operare nella direzione generale di un evento maggiore, sia come capi intervento sia come capiservizio.
Inoltre, tramite questo corso, gli organizzatori intendono promuovere a livello nazionale la reciproca conoscenza e lo scambio di esperienze tra i differenti partner nella protezione della popolazione (pompieri, polizia, ambulanze, protezione civile, servizi tecnici). A tal proposito, fanno parte della direzione del corso Athos Solcà, ufficiale di Stato maggiore della Polizia cantonale ticinese, e Frank Neff, della polizia sanitaria di Berna. Ad essi si aggiungono Rolf Karlen e Jan Hitz, rispettivamente capo progetto e coordinatore della formazione della CSP, e Corrado Garbin, aiutante del corso e ufficiale del Corpo civici pompieri Locarno.
Scenari catastrofici - Dopo due giorni di formazione teorica, i partecipanti si sono confrontati con diversi scenari attraverso simulazioni di eventi maggiori: “Notte bianca”, un incendio di grandi dimensioni nella città vecchia, con esplosioni, feriti e dispersi sotto le macerie; “Aeroplano”, durante la quale si sono gestite le conseguenze della caduta di un aereo su Locarno; “Corso”, che tratta un incidente ferroviario nella stazione di Locarno-Muralto e “Ovest”, che ha proposto una situazione di nubifragio con inondazioni, smottamenti di terreno, forte vento, inquinamenti, persone disperse, bloccate e sepolte.
