Il video pubblicato da tio.ch mette il dito nella piaga: pioggia di sanzioni nei primi dieci mesi del 2017. La polizia stradale: «Fenomeno in crescita». Il TCS: «Infrazioni gravi»
LUGANO – Ben 208 sanzioni, nei primi dieci mesi del 2017, per sorpassi sulla corsia d’emergenza autostradale in Ticino. Una cifra ben superiore a quella registrata negli anni precedenti. In tutto il 2016, per esempio, erano state “solo” 131, 99 nel 2015. Il video pubblicato di recente da tio.ch, che immortalava decine di automobilisti intenti a dribblare il traffico a Lugano Nord, ha messo il dito nella piaga. «Il traffico autostradale è in netto aumento rispetto al passato – conferma Alvaro Franchini, aiutante capo della Gendarmeria stradale – e di conseguenza l’automobilista stressato cerca sempre più di aggirare le code. Anche con questi pericolosi stratagemmi».
Ritiro della patente – In alcuni casi, se il giudice lo ritiene opportuno, si arriva anche a ritirare la patente di guida al conducente. Le statistiche non dicono tutto. «Non possiamo ovviamente essere sempre presenti sul posto – dice Franchini – ma da quello che vediamo in occasione dei nostri controlli, e dalle segnalazioni che ci arrivano, il tema è di stretta attualità».
Momenti di punta a rischio – «Soprattutto nei momenti di punta – fa notare Renato Gazzola, portavoce del Touring club svizzero (TCS) – quando la gente si deve recare al lavoro, oppure deve tornare a casa. Nel Luganese e nel Mendrisiotto il problema è parecchio marcato». «Situazioni analoghe – aggiunge Franchini – le constatiamo ad Airolo, poco prima del tunnel del San Gottardo, quando ci sono le code per il turismo. È un vizio che hanno anche i motociclisti, purtroppo».
Uniche eccezioni consentite – Una corsia larga due metri e cinquanta. Destinata, come indica il termine stesso, alle situazioni di urgenza. «Vale a dire – precisa Franchini – quando la salute o la vita di una persona sono chiaramente in pericolo. Per tutto il resto non ci sono scuse. Spesso, invece, ci si permette di aggirare la legge semplicemente per guadagnare tempo».
Una situazione doppiamente pericolosa – Il caso dell'uscita autostradale di Lugano Nord è emblematico. Ma anche particolare allo stesso tempo. «Perché, a un certo punto, la corsia d'emergenza sparisce. E i veicoli di soccorso, quando sono chiamati a intervenire, si fanno eventualmente largo nella parte centrale della strada, tra una corsia e l'altra. Fare un sorpasso sulla corsia di emergenza a mezzo chilometro dall'uscita di Lugano Nord è dunque doppiamente pericoloso. Si rischiano grossi incidenti».
Troppe auto, sistema “vecchio” – Ma come si è arrivati a una simile deriva? Gazzola ipotizza: «Oggi in Ticino ci sono 640 veicoli per mille abitanti. Vent’anni fa erano circa 500 per mille abitanti. Insomma, il traffico è cresciuto. E il sistema autostradale è praticamente restato invariato».
Boom di spostamenti interni – In più, secondo le statistiche del Dipartimento del territorio, sono aumentati esponenzialmente gli spostamenti interni. «Prima la gente lavorava tendenzialmente vicino a casa. Oggi capita sempre più spesso che uno da Biasca si sposti quotidianamente a Mendrisio. Ma il grosso degli spostamenti gravita attorno a Lugano, che è il centro economico del Cantone. Tantissima gente si sposta quotidianamente per recarsi al lavoro, e per farlo, usa l’auto. Se a questo aggiungiamo la crescita del traffico frontaliere...»
L’iniziativa particolare – Nel Canton Vaud, tra Morges e Losanna, da circa quattro anni è in corso un particolare progetto. Con la corsia d'emergenza che, in alcuni momenti di punta, diventa una normale corsia di transito. «Ma tutto è monitorato e dotato di una segnaletica speciale – sottolinea Franchini – pensare a soluzioni analoghe a sud delle Alpi? In un Paese, come la Svizzera, pieno di gallerie, è piuttosto complicato attuarle».