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LOCARNO/CONFINEDonazioni alla famiglia distrutta: «Ma non abbiamo visto un soldo»

10.10.17 - 08:11
«Migliaia di franchi» donati in beneficenza dopo la morte di Vitor Gonçalves. Ma che fine hanno fatto? La denuncia della vedova
FOTO TIO.CH/20MINUTI
Ana Lourerio, ex compagna di Vitor Goncalves, con i figli Claudio (3 anni) e Luis (10).
Ana Lourerio, ex compagna di Vitor Goncalves, con i figli Claudio (3 anni) e Luis (10).
Donazioni alla famiglia distrutta: «Ma non abbiamo visto un soldo»
«Migliaia di franchi» donati in beneficenza dopo la morte di Vitor Gonçalves. Ma che fine hanno fatto? La denuncia della vedova

LOCARNO/MACCAGNO - La scritta “Vitor” a caratteri verdi domina il salotto della casa dove vivono Ana e i due figli, di 3 e 10 anni: un bilocale in affitto a Pino, il primo paesino dopo la dogana di Zenna. «Lo avevamo scelto insieme, per stare il più possibile vicino al Ticino». L'operaio forestale Vitor Gonçalves, 33 anni, ha perso la vita il 23 giugno scorso in valle Orsernone cadendo in un dirupo. Da allora la ex compagna del defunto non ha pace: non riesce a pagare l'affitto di 500 euro al mese e si ritrova «come imprigionata e tagliata fuori dal mondo. Siamo abbandonati a noi stessi» ha dichiarato a tio.ch/20minuti.

«Migliaia di franchi raccolti» - Il caso è noto alle cronache: all'indomani dell'incidente erano state lanciate delle raccolte fondi per aiutare – si disse – la famiglia dell'operaio forestale tragicamente scomparso. Da noi contattati, però, oggi i famigliari raccontano una realtà diversa: delle «migliaia di franchi raccolti» a loro dire, a quattro mesi dalla tragedia nemmeno un soldo è stato versato alla famiglia del defunto.

Gara di solidarietà - Eppure tre cassette per le donazioni erano state posizionate presso un bar di Locarno, all'ospedale La Carità (durante le esequie) e in un'azienda agricola di Cugnasco. «Non so quanto abbia donato la gente, ho ricevuto una quindicina di donazioni e sarei anch'io curioso di sapere come sono state spese» spiega il titolare dell'azienda, che afferma di avere consegnato le buste chiuse a un parente del morto. Da noi contattato, quest'ultimo dichiara di avere «raccolto tutte le donazioni» di persona e averle usate «per pagare alcuni creditori di Vitor». I quali però a loro volta affermano di non avere ricevuto denaro.

L'appello del sindaco - Intanto, mentre le responsabilità rimbalzano da una parte all'altra, il tempo stringe. Il sindaco di Maccagno Fabio Passera segue il caso da vicino e taglia corto: «Abbiamo una famiglia a cui è venuta a mancare l'unica fonte di reddito. Come Comune stiamo facendo la nostra parte coprendo due mesi d'affitto e una rata dell'asilo nido per il figlio più piccolo. Ma auspichiamo che da parte svizzera questa situazione si chiarisca al più presto».  

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