La procuratrice pubblica ha chiesto 20 anni per l’autore materiale dell’«assassinio». 18 anni e 6 mesi, 17 anni e 9 anni e 6 mesi per gli altri imputati
CHIASSO - Si è aperto mercoledì il processo d’appello per il delitto di via Odescalchi avvenuto due anni fa.
Rispetto alla sentenza pronunciata in prima istanza dalla Corte delle Assise criminali, presieduta dal giudice Mauro Ermani, la procuratrice pubblica Pamela Pedretti ha chiesto pene più severe per i quattro giovani imputati (il quinto - condannato a 30 mesi di cui 19 sospesi condizionalmente - aveva deciso di accettare la pena inflittagli in prima istanza) che la sera dell’8 ottobre 2015 uccisero un 35enne portoghese.
L’accusa nei loro confronti è infatti di assassino, non di omicidio intenzionale. Di conseguenza Pedretti ha chiesto 20 anni di carcere per il 27enne svizzero-kosovaro autore materiale dei fatti, 18 anni e 6 mesi, 17 anni e 9 anni e 6 mesi per gli altri tre imputati. Oggi la parola passerà alla difesa.