BELLINZONA«In Ticino non c'è crisi. Solo casi isolati»

."I casi "isolati", caro vecchio-bambino-chierichetto, sono quelli che stanno dissanguando le Casse dell'Assistenza... ??? Al massimo la disoccupazione... quando parliamo di assistenza già stiamo toccando fasce di popolazione che non abbonda di voglia di lavorare... ”Non é compito mio informarmi su quanti sono"... se ritieni che sono troppi ma dici che non sei informata a!lora ammetti di parlare a vanvera... Per il resto non ritengo che il buon Vitta debbe chiedere scusa in quanto ha detto la verità... :-)))

Mi hai dato un'ottima idea! Sono pensionata, ma non voglio morire qui in questo posto di caratteriali.

Ciao Magrau la penso esattamente come lei....peccato che oggi come oggi non mi é possibile traslocare altrimenti avrei già provveduto a cambiare cantone in quanto in passato ho traslocato all'estero e non ho problemi a spostarmi.

Caro Magrau, questo sistema pare in vigore da tanto tempo, dici che tra certi datori di lavoro ed agenzie di collocamento c'é collusione allo scopo di avere manodopera sempre ai minimi salariali e guadagno creato dall'agenzia. Io vado oltre perché ho sentito da diverse fonti ( responsabili di pseudoditte di origine........e create con nomi fantasiosi da poco tempo proprio per sfruttare questo sistema marcio ), fanno pure la cresta sui salari dopo aver versato il dovuto rigorosamente tramite banca ( perché ora a contanti non si possono piu versare i salari ), quindi fanno passare gentilmente gli impiegati in ufficio per farsi lasciare il regalino di fine mese, quindi creando anche del nero ( reato fiscale mica da poco ). Cosi facendo mettono in pericolo le ditte sane che con questo andazzo avranno vita breve, qualche d'una chiude, qualche d'una sta meditando per l'anno prossimo e chi puo' lascia anche il paese emigrando in posti caldi dalla vita rilassata e poco costosa. Attenzione politici e sindacati che mi leggete perché questa é la realtà che vivremo! Un grazie a Magrau che ha ben monitorato la nostra realtà, le conseguenze le si possono solo immaginare ma sicuramente non saranno rose e fiori.

sei grande

Ciao leopoldo, anche tu sei grande! Io ci metto sempre troppe parole e vado per le lunghe...tu invece hai sintetizzato il contenuto :))

Troppo facile farlo in un comune dove, per intanto, il denaro scorre vergognosamente !

bellinzona ne è l'esempio vedi sindaco vice sindaco e tutta la tribu

Mi viene un aggettivo, ma non lo dico! Non è volgare, è semplicemente sconvolgente, ma non si può dire. Hai ragione!

A LE' SCIA' UL PROFESUUR!!!

Caro Pulp, hai sicuramente dato prova della tua conoscenza dell'etimologia e relativi aspetti di "uso" ed "abuso" delle parole. Detto ciò, ti invito ad andare a spiegare il tutto al Tavolino magico e relativi fruitori. In Ticino non c'è crisi, c'è ipocrisia e l'ipocrisia delle parole, in associazione a quella ambiente e reale è un vero e proprio problema. Non siamo in una dinamica "PULP FICTION" ma "REAL DISASTER". Stammi bene.

Buongiorno Pulp, dal tuo commento mi immagino, magari sbagliandomi, che tu possa appartenere a una delle due seguenti categorie: - Coloro che la crisi non la vedono poiché facente parte del ceto medio alto, ben sia per la fortuna di avere dietro una familia benestante, ben sia per la lodevole abilità che ti ha permesso di trovare un posto di lavoro stabile che ti retribuisce con un salario medio alto. - Coloro che, se pur debbano tirar la cinghia, ritengono che sia cosa giusta difendere a spada tratta i politici che pensano li rappresentino. grazie per la tua spiegazione di recessione (avresti per lo meno potuto citare la fonte, ma va bene lo faccio io per te https://it.wikipedia.org/wiki/Recessione). Non avendo grandi nozioni di economia, cercherò da parte mia di spiegarti cosa sia la crisi per me, e mi sembra di aver capito per molta altra gente. La crisi é la situazione che si é creata in Ticino negli ultimi x anni (forse 20?) dovuto alle politiche liberali in nome della libertà imprenditoriale. Politiche che hanno dato sempre piu potere alla classe dirigente. Le coneguenze: - I salari della gente restano invariati per chi ha un lavoro, mentre a chi non ne ha uno ed ha la fortuna di avere un colloquio di lavoro, vengono proposti dei salari indegni poiché chi assume può liberamente giocare al ribasso(o lo accetti tu, o lo prende qualcun altro, e la disperazione alla fine porta a fare il gioco degli "strozzini"). Nel frattempo i costi però aumentano (cassa malati ma anche affitti) - I giovani faticano ad entrare nel mondo del lavoro, i 50enni alla ricerca di un impiego non parliamone. - I lavori sempre piu spesso vengono assegnati tramite agenzia (il perché penso lo abbia spegato già qualcuno) sendo questi lavori sempre piu precari in questione di salario ma anche di tipo di contratto (non più a tempo indeterminato con periodo di disdetta, bensì temporaneo con il rischio di esser lasciato a casa da un momento all'altro) Ma queste sono preoccupazioni da ceto operaio e da cio che resta del ceto medio Chiaro é che se ci si basa unicamente su dei dati dove ad esempio la metà della popolazione guadagna 8000.- e l'altra metà 3000.-, il salario medio di 5500.- forse non sarà allarmante. Ci sono sicuramente dei casi dove un coniuge non può lavorare e l'altro si prende 3000.-, sarei curioso di sapere come si tira avanti così (magari anche con 6000.- avendo a carico figli non si va lontano, ma va beh oggi giorno magari per molti 6000.- sono pure chimere). evidentemente la cosa é diversa se i due coniugi guadagnano 16000.- in due e senza figli. Hanno tutta la ragione del mondo a dire che in Svizzera abbiamo la fortuna di avere una miriade di aiuti sociali (sussidi, disoccupazione, assistenza) ma quando una buona parte della società ne deve attingere, per me sono i sintomi di crisi. Magari non sarà una crisi economica, ma penso si possa parlare di crisi sociale, che forse e peggio ancora, chi ne ha ne ha sempre di piu, chi non ne ha sta sempre peggio...forse si starebbe meglio tutti poveri uguali.

Faccio parte della prima categoria - ma non ho alle spalle una famiglia benestante. Sono figlio di operai che oltre ad avermi insegnato dei valori, mi hanno anche insegnato il valore del sacrificio e del denaro. Tutto quello che ho, me lo sono guadagnato e non certo lamentandomi - ma studiando e lavorando sodo - a volte prendendomi anche dei rischi. In generale come ho già avuto modo di rispondere a Navy, il mio intervento era una costatazione in termini puramente economici - perchè se entro nel meccanismo di classe, sociale e/o culturale, allora non posso fare statistica e non posso fare "numeri". Detto questo, se da una parte é vero che alcuni costi sono in aumento, é altresì vero che altre cose costano la metà della metà di 10 anni or sono. Basta guardare ad esempio a tutto quello che riguarda la tecnologia. Ci sono delle situazioni di disagio? Ma certo (purtroppo) ma il vero problema é che non ci sono bacchette magiche per risolvere queste situazioni senza conseguenze. E non é che criticando a prescindere si risolve qualche cosa. L'augurio é che si possa migliorare.... ma non é semplice. Capitolo a parte i giovani.... quanti finite le medie si iscrivono al liceo? Tralasciando magari la "gavetta"... per poi finire ad essere bocciati in seguito e piano piano entrare in un meccanismo difficile per trovare lavoro? Quanti per pigrizia non vanno oltralpe o anche all'estero a lavorare per fare esperienza e poi tornare con basi che gli permettono di avere un buon lavoro? Insomma.... le questioni sono tante e non di facile soluzione.

Ciao. Non sei l'unico a studiare lavorare sodo, ad impegnarsi per avere un lavoro che sia ben retribuito, ma ti consiglierei di accompagnare, un giorno, un cinquantenne all'ufficio del lavoro per capire qual'è la realtà del mondo del lavoro.Il frontalierato è sicuramente la prima causa di disoccupazione da noi (e non ce l'ho con ifrontalieri...) Certo che la politica può fare molto, eccome, ma a dirigere non sono i politici ma l'economia. I politici non sono più mossi da un'ideologia ma da interessi personali.. In fondo si può sempre emigrare, (come diceva Bennato) ma siamo sicuri che all'estero si fanno esperienze migliori? No lasciamo libero il campo proprio per i frontalieri o per gli stranieri in generale? Hai notato che l'accento italiano in Ticino sta cambiando e con sé tutto il nostro modo di essere e di pensare? Non basta l'impegno. Ci vuole una buona dose di fortuna e comunque anche qualche amicizia.

Ma guarda più che semantica é una questione meramente matematica. I dati economici, non possono essere basati sulle realtà dei singoli, altrimenti verrebbe meno il principio stesso della statistica. Questo fa quindi si che vi siano situazioni agiate, situazioni normali e situazioni di disagio - il complesso economico ne fa una media e sulla base di questa, si può poi ipotizzare lo stato dell'economia a livello globale. Mi spiace per le persone che devono rivolgersi al tavolino magico.... ci mancherebbe e sono da questo punto di vista contento che nonostante la Svizzera possa avere ulteriori margini di miglioramento, ha comunque un sistema sociale invidiabile se paragonato ad altre relatà nemmeno troppo lontane. Non si può però evocare la crisi quando I numeri dicono che non c'é, semplicemente basandosi su alcuni casi di disagio che per questioni ambientali, personali, famigliari, possono essere percepite in dimensioni più grandi di quelle che non sono. tutto qui.

Ciao Pulp, condivido l'analisi ma, a me, non piace questa tendenza sempre più marcata che consiste nel dire "qui da noi rispetto al resto del mondo....". Questo per giustificare che, ancora, stiamo bene. Certo, i numeri, le statistiche sono importanti e si basano sulla matematica ma si dovrebbe puntare al meglio e non soddisfarsi del peggio che ci circonda..... Detto ciò, trovi normale che, in Ticino e dalla bocca di personaggi quali Regazzi, Modenini e/o altri uomini di peso del mondo lavorativo e politico si sente dire che, salari orari da 17/18 franchi l'ora sono accettabili? Trovi normale avere dovuto inventare 15 CCL per arginare un attacco al mondo lavorativo come sappiamo? Trovi normale che i costi di CASSA MALATI sono aumentati del 30/50% negli ultimi 25/30 anni? Non è una crisi mentale ed ipocrisia diffusa questa che vorrebbe sdoganare stipendi che, 25 anni fa, non prendevano neppure le donne delle pulizie (con il massimo rispetto per loro sottolineo bene)?La politica sta giocando le carte dell'ipocrisia perché non sa come risolvere i problemi. Questa è la verità.Il buon signor Vitta è uno dei capi saldi di questa dinamica e quando si esprime, come puoi leggere da te attraverso i vari posti, vien attaccato.Guardare ma non vedere, sapere ma non risolvere, parlare ma non capire.Questo cantone si sta, lentamente ma inesorabilmente, impoverendo ed è una povertà (concedimi il termine) alla radice. Significa che, anche con una piovuta, l'erba non ricresce ed aumenta il deserto. A livello di media matematica risulta il contrario? Beh, sarà senz'altro come dici tu. Mi viene in mente un detto cinese che recita più o meno così: "QUANDO I GRASSI SMETTONO DI MANGIARE DIMAGRISCONO. QUANDO I MAGRI SMETTONO DI MANGIARE MUOIONO." Stammi bene, grazie di avermi letto e buona giornata.

Perdonami, ma é importante non essere fraintesi - sennò si ricade nel trappolone della confusione. Un conto come ho spiegato sopra sono i numeri (inequivocabili) un altro gli approcci politici necessari per migliorare e per ridurre al minimo (a zero é praticamente impossibile) i casi di disagio, povertà e quant'altro. Su questo aspetto, posso quindi capire che la classe politica deve dare prova di grandi capacità, foss'anche per migliorare la condizione sociale di UNA persona. Il messaggio non deve essere: va tutto bene perchè solo il 5% stà male - perchè quell 5% sono magari 15 o 20 mila PERSONE. Il messaggio dovrebbe invece essere - NON siamo in crisi ma abbiamo ampi margini di miglioramento e poi di riflesso lavorare su questi. In alcuni casi purtroppo non possiamo però aspettarci miracoli dal consigliere di stato di turno. Le leggi, le misure, le decisioni che prendi, vanno a toccare tutto l'impianto economico e non é così evidente pensare di fare "solo" meglio. L'esempio degli stipend é emblematico - tu puoi fare dei "minimi" ma non puoi sapere con certezza che alcune aziende con quei minimi chiuderanno i battenti. Il rischio? Beh ovvio.... da una parte hai fatto beneficiare di un miglior stipendio alcuni dipendenti, ma dall'altra parte magari taluni sono stati licenziati perchè il proprietario della ditta ha detto: bene oggi ne ho 5 - domani con quei minimi ne pago solo 4 un po' di più e li faccio lavorare di più tanto da rendermi come i 5 prima. In generale tutto questo per dire che trovo sempre troppa superficialità nei commenti.... come se tutto fosse facile e come se tutti avessero le soluzioni in tasca. La realtà é ben diversa e non é certo lamendandoci e saparando a raffica sui politici a tutto tondo che risolveremo mai qualche cosa.

Condivido Pulp ma mi focalizzo sulla tua ultima frase relativa alla realtà e allo sparare a raffica sui politici. La gente (una parte di essa) farà senza dubbio la sparata in quanto si trova in una certa situazione e perché non prende neppure la briga di interessarsi a quanto gli sta intorno. Io, nel mio piccolo, mi interesso a tutto a 360° e quanto capita in questo cantone, è patetico. Guardare ma non vedere, sapere ma non risolvere, parlare ma non capire. La politica dice che il mondo è cambiato e dobbiamo adattarci a questo. Va bene e condivido. La politica però, dovrebbe anticipare e precorrere i tempi a garanzia non certo di tutti ma di tanti. Questo, negli ultimi anni, non ha fatto! Anzi! Ha fatto l'inchino al liberalismo ad oltranza quasi con la convinzione che tutto si possa SEMPRE autoregolamentare. Quando sei al tavolo con uno o più bari, ti devi di intervenire e farlo sin da subito. Aspettare che questi si alzino quando fa comodo è, alla meglio, ingenuità, alla peggio, stupidità. In questo cantone abbiamo, da anni, gestito la cosa pubblica con entrambi queste dinamiche. Saluti.

A l'é scià l'alenadoo da betola..... prova a daa una quai argomentazion invece che faa el ganaseta.

purtroppo la maggior parte dei politici potrebbero vivere anche senza stipendio, tanti, troppi, sono milionari, figli di milionari che curano gli interesse di amici e parenti (milionari ;)

Se sei cosi' bravo da assurgere alla sfera politica, allora dovresti mettere a disposizione del popolo la tua saggezza e le tue capacità. Se sei già ricco dovresti fare la tua attività politica gratis; se non sei ancora ricco, sicuramente non lo devi diventare coi soldi del popolo e quindi, visto il potere che ti è stato dato dal popolo (e tutto quanto a tuo favore ne conviene), ti accontenterai di un salario dignitoso ma normale. Ma questo paradigma sarebbe troppo giusto, troppo razionale e troppo logico perché l'homo sapiens lo possa anche solo prendere in considerazione.