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CANTONESesso, figli e fedeltà: ecco di cosa si parla negli incontri tra fidanzati

28.09.17 - 09:02
Il matrimonio cattolico resta in crisi, circa 300 le cerimonie nel 2016. Il teologo don Willy Volonté: «I preti devono spiegare alla gente perché è importante avere una famiglia»
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Sesso, figli e fedeltà: ecco di cosa si parla negli incontri tra fidanzati
Il matrimonio cattolico resta in crisi, circa 300 le cerimonie nel 2016. Il teologo don Willy Volonté: «I preti devono spiegare alla gente perché è importante avere una famiglia»

LUGANO – Sessualità, figli, fedeltà e tradimento. Sono tra i temi ricorrenti che emergono durante gli incontri per fidanzati, promossi come ogni anno a partire dall’autunno dai sei vicariati della Diocesi ticinese. Appuntamenti formativi obbligatori per chi sceglie di sposarsi in chiesa. Ma anche di nicchia, considerando che dei 1'465 matrimoni complessivi celebrati in Ticino nel 2016, solo circa 300 sono stati a carattere religioso, cattolico. «Purtroppo questi sono i numeri – ammette don Willy Volonté, delegato vescovile per i corsi – ma voglio essere ottimista. Se una coppia sceglie il matrimonio civile, non significa che poi chiude con la Chiesa. Inoltre, quelle 300 coppie che arrivano da noi sono più determinate che mai».

Don Volonté, perché il matrimonio in chiesa attira sempre meno?
«Io la responsabilità la do ai preti. Non possono stare ad aspettare che le coppie arrivino e chiedano di sposarsi. Ci vogliono sacerdoti che scendano in campo, concretamente, per fare capire alle nuove generazioni quanto sia fondamentale avere una famiglia, ricorrendo anche a testimonianze reali».

Oggi si punta sulla convivenza e molte coppie non vogliono nemmeno avere figli. Cosa dovrebbe fare il sacerdote per invertire la tendenza?
«La Chiesa non ha ancora fatto un passo fondamentale. Fa tantissimo per i bambini. Ma troppo poco per gli adulti. Mi spiego: a un certo punto è come se perdessimo i fedeli per strada. Si fa ancora troppo poco per promuovere l’importanza del concetto di famiglia. È da lì che parte tutto. La famiglia non deve essere vista come un optional».

I corsi che lei coordina rappresentano, in un certo senso, un filtro per i candidati al matrimonio in chiesa. Con quali motivazioni si presentano?
«Sicuramente con una maturità maggiore. In molti hanno già convissuto, altri hanno già figli. Sono rari quelli che non hanno ancora abitato sotto lo stesso tetto. Spesso si sentono incompleti. Hanno bisogno del tassello mancante».

Oggi più di un matrimonio su due si chiude con un divorzio. Secondo lei un matrimonio celebrato in chiesa ha più probabilità di durare rispetto a un matrimonio civile?
«Sì. Ma solo se affrontato con coscienza e con il sostegno della comunità. Solo così si riesce a fare fronte alle situazioni difficili. Può capitare di perdere la testa per un’altra donna, ad esempio. Ma queste cose si possono anche superare con fermezza».

Parliamo di sessualità. Oggi quasi più nessuno arriva vergine al matrimonio. Come affrontate questo tema?
«È vero, le coppie arrivano al matrimonio e hanno già fatto di tutto e di più. Non possiamo di certo metterci a dire che hanno sbagliato tutto. E allora si cerca di recuperare il valore originale del sesso, si fa un percorso a ritroso, alla riscoperta dei valori veri».

Ci troviamo di fronte a un’evoluzione impensabile solo vent'anni fa. La Chiesa sta, dunque, scendendo a patti?
«Non direi. I principi chiave affinché sia considerato valido il matrimonio cattolico sono ancora molto chiari. Bisogna avere la volontà di stare uniti per sempre ed essere disposti ad avere figli».

Ha ancora senso, oggi, fare una promessa di amore eterno davanti a Dio?
«È anche su questo che riflettiamo durante i nostri incontri. Viviamo in una società piena di tentazioni, dove alla minima debolezza ci si lascia andare. Noto che per l’opinione comune il matrimonio comporta una fragilità intrinseca. Non c’è la consapevolezza di affidarlo a qualcosa di più grande. Fare riscoprire questo aspetto ai fedeli rappresenta una grande sfida per il futuro».

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COMMENTI
 

87 6 anni fa su tio
Ah, se non ti sposi in chiesa non sei in grado di avere una morale familiare? Buono a sapersi. Andate a raccontare altre favole. La religione, qualsiasi essa sia, serve solo a dare speranze e morali a chi non ne ha, punto. Esempi: A chi è rimasto in vita, rassicurano che il trapassato sia andato in un mondo migliore, almeno il sopravvissuto non si tormenterà fino al suo decesso. Ai giovani che nell'adolescenza per natura vogliono rivoltare il mondo, si insegna che si pecca verso il Signore se ci sono rapporti carnali prima del matriomonio, obiettivo importante per la vita di ogni individuo. Questo per dare una morale ed evitare gravidanze e malattie già durante l'adolescenza. Ai malati di gravi malattie, il sacerdote di turno arriva con la rivelazione divina: il Signore ha un Disegno preciso per tutti noi, ma non lo conosciamo. Bella fregatura. Ecc. Vi siete mai chiesti il motivo per cui NESSUNO ha prove concrete dell'esistenza del Signore? Solo convinzioni, ma niente di concreto e tanti bla-bla. L'ultimo che diceva di esserne il Figlio, era la sua parola contro quella dei presenti, in un'epoca dove qualsiasi sciocchezza spiegabile oggi con la scienza, era passibile per un miracolo (es. le sostanze tissotropiche, che cambiano stato da liquido a solido). Probabilmente tanti miracoli sono frutto di errori di traduzione.

Bär 6 anni fa su tio
Risposta a 87
Vediamo chi avrà ragione.... io intanto mi tutelo ahah poi fai un po te

negang 6 anni fa su tio
Con le attuali leggi sul divorzio il matrimonio è una follia (sia civile che religioso ovviamente ) ! Se per caso va male sei finito ! Molti di quelli che si sposano NON sanno come sono le leggi in caso di divorzio. La cosa dovrebbe essere bene in chiaro perché tra avvocati e diritti alla fine chi perde tutto è l'uomo che paga sempre e tanto. Meglio convivere e mantenere ognuno le proprie indipendenze ed autonomie. Con il matrimonio invece si acquisiscono diritti e quasi mai doveri.

Monello 6 anni fa su tio
Risposta a negang
..ed inoltre il nucleo famigliare oggi é veramente troppo tartassato vedi scuole ,figli ,costi purtroppo oggi per vivere da noi devono lavorare entrambi i genitori ..ma che famiglia é questa ??.....chi me lo fa fare ??

Frankeat 6 anni fa su tio
Risposta a negang
Forse sono io ad interpretare male l'ultima frase, ma non hai inverito "diritti" e "doveri"? Da quello che scrivi prima,mi sembra che il tuo pensiero sia che con il matrimonio ci siano solo oneri e non onori, quindi si acquiscono doveri, ma non diritti. Mi sono perso.

negang 6 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Diritti ... intendevo proprio questi ma relativi alle sole donne. Doveri se declinati al maschile. Questa è la realtà che vedo tutti i giorni tra amici e colleghi.

negang 6 anni fa su tio
Risposta a Monello
Esatto. Mi chiedo quindi come fanno gli immigrati, specialmente se islamici a fare 3 o 4 figli e mantenerli, anche qui in Svizzera.

pillola rossa 6 anni fa su tio
Non è necessario avere una religione per avere una morale, perché se non si riesce a distinguere il bene dal male quella che manca è la sensibilità, non la religione. Margherita Hack È poi siate onesti... Dio non esiste (quello biblico)

bananajoe 6 anni fa su tio
Trovo che sia proprio un controsenso che siano proprio dei preti a dover spiegare alle coppie perché è importante avere una famiglia...loro che vivono in "solitudine", lontani dai qualsiasi preoccupazione o difficoltà che riguarda un nucleo famigliare. No grazie, proprio non ci sto a questa ed a numerose altre imposizioni della Chiesa!

JoZ 6 anni fa su tio
Risposta a bananajoe
Vedi risposta a GI... il corso è organizzato da una coppia sposata...

bananajoe 6 anni fa su tio
Risposta a JoZ
Non cambia nulla, i preti coordinano questi incontri e fidati che il becco ce lo mettono eccome! Faresti bene ad informarti meglio tu perché di famiglia, figli, amore, sesso e tradimenti si riempiono la bocca! Fatti un giro in chiesa!

JoZ 6 anni fa su tio
Risposta a bananajoe
Io il corso l'ho fatto... Francamente non ci ho trovato nulla di bigotto, anzi, è stato anche divertente...

bananajoe 6 anni fa su tio
Risposta a JoZ
Non hai risposto al mio commento.....

GI 6 anni fa su tio
Trovo corretto che a fare istruzione sia una persona che di famiglia non ne fa......(se non magari più tardi nella vita)....una revisione della situazione non sarebbe male.....

JoZ 6 anni fa su tio
Risposta a GI
Infatti il corso pre matrimoniale è coordinato da una coppia sposata... Il prete è un elemento secondario... Da anni a sta parte... Informarsi meglio prima di scrivere commenti a vanvera...

Frankeat 6 anni fa su tio
Risposta a JoZ
Ma sei sicuro che sia così ovunque?

GI 6 anni fa su tio
Risposta a JoZ
Ok grazie per l'aggiornamento ma, sta di fatto che nell'articolo il teologo chiede che "I preti devono spiegare alla gente perché è importante avere una famiglia"....da cui la mia osservazione. E' ora che anche la Chiesa cattolica permetta il matrimonio ai preti, per cui, "vivano" anche loro la famiglia con tutti i pro e tutti i contro.....

bananajoe 6 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Certo che no!!

JoZ 6 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
In Svizzera si...

bananajoe 6 anni fa su tio
Risposta a JoZ
Quindi stai dicendo che non hai avuto contatti con il prete prima del giorno del matrimonio? Niente di più falso, scusami....

Frankeat 6 anni fa su tio
Ringrazio Dio di non essermi sposato in chiesa.

bananajoe 6 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Anch'io ;-))
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