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La Valle Bavona e i suoi progetti incantano Zali Il Direttore del DT ha espresso «soddisfazione» per i numerosi progetti portati a termine dalla Fondazione Valle Bavona dando il proprio sostegno a quelli futuri
CAVERGNO - Negli scorsi giorni il Consigliere di Stato Claudio Zali ha visitato la Fondazione Valle Bavona (FVB) di Cavergno (frazione di Cevio). Accolto dal Presidente della Fondazione Valle Bavona e Sindaco del Comune, Pierluigi Martini, dalla Coordinatrice, Rachele Gadea Martini, dal Presidente del Gruppo operativo, Remo Flocchini, dai collaboratori e membri della FVB, il Direttore del Dipartimento del territorio ha dapprima assistito alla presentazione di alcune delle principali peculiarità della Valle Bavona e della stessa Fondazione.
Progetti passati e futuri - Successivamente, Zali si è recato sul fondovalle e ha preso atto dei numerosi progetti portati a termine dalla FVB nel corso degli anni, come pure di quelli in programma per il futuro. Nell’ambito dei piani attuali, la visita si è concentrata, in particolare: su alcuni prati pensili, oggetto d’inventario e di parziale recupero, e, in località Sabbione, sugli importanti interventi di ripristino della selva castanile, come pure di alcune strutture rurali (tra le quali una tratta di sentiero, muri a secco, costruzioni sotto roccia e prati pensili).
«Paesaggio straordinario» - I progetti in corso in alta quota sono stati, per contro, illustrati sulla carta: tra questi figura quello concernente la valorizzazione territoriale delle valli di Cranzünasc e Cranzünell, ora in fase conclusiva. Quanto ai nuovi progetti, la visita è proseguita dapprima a Casa Begnudini a San Carlo. Di proprietà della Fondazione, l’edificio sarà restaurato e destinato ad accogliere principalmente i gruppi di volontari che lavoreranno a favore della gestione del territorio. «Questa struttura è di fondamentale importanza per poter accogliere in modo ottimale i volontari provenienti dal Ticino, dal resto della Svizzera e dal mondo intero che mettono a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità in cambio di un’esperienza arricchente, a stretto contatto con la natura e in un paesaggio straordinario».
La frana del 1992 - Il Direttore del Dipartimento del Territorio si è in seguito incamminato lungo il sentiero della Transumanza, e ha visitato, in particolare, il nucleo della Serta, situato sulla sponda sinistra del fiume Bavona, che la FBV intende restaurare a titolo conservativo, nonché la Terra di Faedo con il triste ricordo della frana che nel 1992 travolse il nucleo, provocando due vittime.
Caratteristiche uniche - La Valle Bavona racchiude paesaggi di grande bellezza e testimonianze cariche di storia e di significato, considerate addirittura uniche in tutto l’arco alpino. «Il paesaggio rurale tradizionale che la caratterizza si è mantenuto pressoché intatto nel corso dei secoli e la gestione del suo patrimonio è oggi ritenuta un modello».
Sostegno alla Valle - A conclusione della sua visita, il Consigliere di Stato Claudio Zali ha espresso soddisfazione per il nuovo settore di attività, avviato, nel corso del 2017, grazie anche al sostegno del Dipartimento del territorio, al fianco di Heimatschutz svizzera: si tratta della realizzazione del progetto “Laboratorio del Paesaggio”, volto a sensibilizzare la popolazione sul valore del paesaggio rurale tradizionale. Lo stesso coinvolge in primis le nuove generazioni e, in questo senso, il Direttore del DT ha ribadito «la volontà di continuare a sostenere i progetti realizzati in valle».
La Fondazione - Costituitasi nel 1990, la Fondazione Valle Bavona ha quale scopo principale quello di salvaguardare e proteggere attivamente la Valle Bavona nelle sue componenti etnologiche, geografiche, botaniche, faunistiche e paesaggistiche, collaborando con il Comune di Cevio nell’applicazione del Piano Regolatore Sezione Valle Bavona (PRVB).
