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LUGANOCaritas Ticino ha spento 75 candeline

26.09.17 - 17:33
La chiesa di San Nicola a Giornico è stata la cornice per celebrare anni di impegno nell’accoglienza di coloro che rischiano l’esclusione e la marginalizzazione
Caritas Ticino
Caritas Ticino ha spento 75 candeline
La chiesa di San Nicola a Giornico è stata la cornice per celebrare anni di impegno nell’accoglienza di coloro che rischiano l’esclusione e la marginalizzazione

LUGANO - Caritas Ticino compie 75 anni. L'importante traguardo è stato celebrato sabato 23 settembre nella cornice della chiesa di San Nicola a Giornico. Era infatti il 1942 quando l’allora vescovo Angelo Jelmini diede inizio, coinvolgendo alcune persone di buona volontà, alla Caritas diocesana.

Il punto centrale della giornata è stata la S. Messa celebrata a Giornico in San Nicola e presieduta dal Vescovo Valerio Lazzeri. Partendo dalla Parabola del Seminatore il Vescovo ha invitato operatori e volontari ad aggiungere alla riconoscenza «la determinazione ad andare avanti con fiducia, apertura a nuovi stimoli, disponibilità a lasciarsi mettere in discussione da una realtà ecclesiale e sociale complessa, articolata, in rapida ed incessante evoluzione».

Il direttore di Caritas Ticino, Marco Fantoni, ha espresso gratitudine a tutti coloro che hanno costruito la storia dell’organizzazione che «passa anche attraverso quei piccoli gesti che ognuno ha potuto donare ad ogni persona che ha incontrato. Piccoli gesti che hanno contribuito e ancora oggi contribuiscono a farne di grandi».

La chiesa di San Nicola ha fornito l’occasione per parlare di bellezza e di arte, con la presentazione storico-artistica da parte della storica dell’arte e collaboratrice di Caritas Ticino, Chiara Pirovano-Geri.

Presso lo storico Istituto Santa Maria di Pollegio - oggi una delle sedi del programma occupazionale di Caritas Ticino - si è infine svolto il pranzo. È stata l’occasione per un conviviale momento d’incontro tra operatori, volontari e amici, durante il quale il presidente Roby Noris ha ricordato la figura del Vescovo Eugenio Corecco che ha segnato, negli anni novanta, la svolta di Caritas Ticino con un pensiero innovativo fondato sulle risorse delle persone. Su quella traccia oggi l’organizzazione è diventata un’impresa sociale che accoglie un migliaio di persone disoccupate ogni anno nelle quattro sedi del programma occupazionale, ha una forte presenza mediatica ed è flessibile e attenta all’evolvere delle sfide della povertà.

I 75 anni segnano quindi un momento di gratitudine verso tutti coloro che sostengono e fanno crescere Caritas Ticino e di apertura sempre più attenta all’accoglienza di coloro che rischiano l’esclusione e la marginalizzazione, portando un messaggio di speranza per una società più attenta alle persone.

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