Sono molti gli elementi che aggravano la posizione del compagno, sospettato di averla gettata nel vuoto
BELLINZONA - È stata consegnata in settimana l’autopsia della 24enne eritrea morta lo scorso 3 luglio a Bellinzona, precipitando dal balcone dell’appartamento di via San Gottardo in cui viveva con il compagno e i due figli.
Il rapporto - come riferito dalla RSI - conferma che l’impatto al suolo è avvenuto di testa. Il convivente della donna - sospettato di averla gettata nel vuoto - sostiene che si sarebbe suicidata e di averla tenuta per il braccio nel tentativo di salvarla. Secondo la sua testimonianza la donna sarebbe quindi caduta con i piedi rivolti verso il basso.
Dalle indagini è inoltre emerso che i due bambini, la sera del 3 luglio, erano stati chiusi in camera. Il padre lo giustifica sostenendo che non dovevano semplicemente assistere alla lite, ma tutto si aggiunge agli elementi che aggravano la situazione dell’uomo.