Cerca e trova immobili

GRANCIARiparata la falla nel San Salvatore, ma l’inchiesta prosegue

28.07.17 - 09:38
Conclusi i lavori in seguito al cedimento dello scorso 8 giugno. Colpa dei risanamenti?: «Stiamo valutando»
Rescue Media
Riparata la falla nel San Salvatore, ma l’inchiesta prosegue
Conclusi i lavori in seguito al cedimento dello scorso 8 giugno. Colpa dei risanamenti?: «Stiamo valutando»

GRANCIA - Prosegue l’inchiesta avviata dalla Procura ticinese per stabilire se il cedimento avvenuto la mattina dello scorso 8 luglio nella galleria del San Salvatore sia stato originato, come anticipato da Tio/20minuti, dal possibile utilizzo di materiale non idoneo nelle iniezioni impermeabilizzanti eseguite nella parete del tunnel.

Secondo l’USTRA, che ha affidato ad alcuni specialisti la conduzione delle analisi, tra le possibili cause del dissesto vi sarebbe in particolare «l’anomalo ed elevato carico idraulico formatosi sul rivestimento della galleria», scongiurato immediatamente a seguito dei primi interventi di urgenza, mentre le eventuali responsabilità legate alla qualità del calcestruzzo nella costruzione originale e l’influenza dei numerosi lavori di risanamento è tuttora oggetto di un’approfondita valutazione.

Nel frattempo i lavori per la chiusura della falla formatasi nella parete a seguito del cedimento stanno per concludersi, come pure gli interventi di prima urgenza attuati per evitare che un simile evento possa ripetersi. Iniziate la sera di quello stesso 8 giugno, le operazioni hanno riguardato in primis  l’esecuzione di 600 fori di drenaggio in entrambe le canne, per agevolare il deflusso dell’acqua infiltrata, e l’installazione di piezometri e geofoni, rispettivamente per la misurazione del carico idraulico e per individuare eventuali movimenti anomali della roccia.

Parallelamente, l’USTRA ha avviato un’indagine approfondita delle componenti della galleria, mediante rilievi visivi eseguiti con apparecchiature laser e georadar, che serviranno ad allestire una mappatura completa dell’intero tunnel, individuando eventuali zone a rischio.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE