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BELLINZONA2'800 presenze al Festival "Territori"

16.07.17 - 14:15
Per la prima volta nella quinta edizione è stato utilizzato anche lo spazio nella corte del Municipio
2'800 presenze al Festival "Territori"
Per la prima volta nella quinta edizione è stato utilizzato anche lo spazio nella corte del Municipio

BELLINZONA - Si è conclusa ieri, sabato 15 luglio, la quinta edizione di Territori - Festival di teatro in spazi urbani. Per gli organizzatori - Bellinzona Teatro e OTR Bellinzonese e Alto Ticino in stretta collaborazione con la Città di Bellinzona - Territori ’17 ha permesso di consolidare la manifestazione sul piano artistico, organizzativo e della rispondenza del pubblico.

Molto apprezzati sono stati il profilo, il rigore formale e tematico e la specificità della proposta. Durante i sei giorni di programmazione circa 2'800 persone complessivamente hanno frequentato gli oltre venti spettacoli programmati, un dato in linea con i consuntivi delle ultime edizioni. I Paesi di provenienza degli artisti che hanno partecipato alla quinta edizione di Territori sono stati sette (Egitto, Germania, Iran, Italia, Palestina, Spagna, Svizzera).

Molto apprezzata dal pubblico è stata la programmazione del Teatro San Biagio, che ha fatto registrare quattro volte il tutto esaurito (per le due repliche di “La même” delle palestinesi Farah Saleh e Salma Ataya, per “La semplicità ingannata” dell’italiana Marta Cuscunà e per “Still Leben” della ticinese Camilla Parini). Esaurite in ogni turno sono state anche le installazioni “Blinded” dell’iraniana Azadeh Ganjeh (quattro giorni di programmazione) e “.h.g.” dei ticinesi Trickster-p (tre giorni di programmazione).

Un ottimo riscontro è stato dato agli spettacoli “Macbettu” di Alessandro Serra, “Zig Zig” della regista egiziana Laila Soliman, “Da questa parte del mare” con Giuseppe Cederna, “La même” di Farah Saleh e Salma Ataya, “La semplicità ingannata” di Marta Cuscunà e “Blinded” di Azadeh Ganjeh. Nell’insieme il pubblico si è dimostrato sempre curioso, attento e disponibile, frequentando molto bene in particolare le proposte allestite in spazi non convenzionali.

Il Festival di teatro in spazi urbani è stato anche il contesto ideale per presentare e valorizzare due debutti di produzioni ticinesi dal format particolare e che hanno ottenuto lusinghieri giudizi da parte del pubblico e della critica: “Io sono un’altra” di Camilla Parini a Villa dei Cedri e “Dahü - Studio” di Opera Retablo e Compagnie Mladha nella Torre Nera di Castelgrande. Entrambi questi spettacoli sono stati coprodotti dal Teatro Sociale Bellinzona. Molto positiva è stata anche l’esperienza condotta con la performer iraniana Azadeh Ganjeh, che ha creato la sua nuova installazione “Blinded” apposta per il festival Territori 17, in un rapporto di intensa collaborazione con il Teatro Sociale Bellinzona.

Per la prima volta in questa edizione è stato fatto un uso intensivo della Corte del Municipio, che si è rivelata un luogo di rappresentazione molto interessante e dal grande potenziale.

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