Il botanico: «Un evento eccezionale, che però tende a diventare più frequente»
MENDRISIO - Alle nostre latitudini è un evento raro, ma tende a diventare più frequente. Si tratta della fioritura di un’agave americana a cui in questi giorni - come ci ha segnalato una lettrice - si sta assistendo a Mendrisio, nel giardino del negozio Coop di Via Giorgio Bernasconi (ma negli scorsi anni in Ticino se ne ricordano anche altre). «È sempre un evento eccezionale per questa pianta che proviene dai deserti americani» ci spiega, infatti, il botanico Nicola Schönenberger. «Ed è anche un segno del cambiamento climatico - continua - questa fioritura è probabilmente dovuta al recente periodo di canicola e al caldo arrivato molto presto durante la scorsa primavera».
Dopo il fiore la pianta muore - Ecco dunque che a Mendrisio dall’agave è spuntata una spettacolare infiorescenza che, come sottolinea ancora Schönenberger, può raggiungere anche i dieci metri d’altezza (assomiglia un po’ a un asparago, facendo in effetti parte della famiglia delle Asparagaceae). Uno sbocciare che segna tuttavia gli ultimi attimi di vita della pianta. «L’agave americana è monocarpica, cioè fiorisce una volta sola per diffondere il proprio seme e poi muore». L’anno prossimo la pianta di Via Giorgio Bernasconi sarà dunque scomparsa. Ci vogliono comunque diversi anni perché la pianta raggiunga la maturità per la fioritura. «Di solito tra i quindici e i venti, ma nella nostra regione ci può mettere anche di più» specifica il botanico.
In Europa dal Cinquecento - Se nei deserti messicani e del sud-est statunitense le agavi si trovano nel loro habitat naturale, dalle nostre parti è considerata una pianta ornamentale. E si tratta di una delle prime piante grasse portate in Europa da oltre oceano. «Basti pensare che nel giardino botanico di Padova erano già presenti degli esemplari nel 1561, quindi una settantina d’anni dopo la scoperta dell’America» racconta Schönenberger. «È una pianta che ha subito suscitato molto interesse».
Altre fioriture in vista? - Anche in Ticino, ormai, l’agave non è presente soltanto laddove piantata dall’uomo. Sul territorio si trovano anche esemplari inselvatichiti. «Per esempio lungo il Sentiero di Gandria, dove in futuro e con gli effetti del cambiamento climatico possiamo certamente aspettarci altre fioriture».