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ASCONA«Quella donna ci sta facendo impazzire»

05.07.17 - 08:31
Il comune di Ascona e gli operai del Concorso ippico hanno un problema con una cittadina autrice di svariati ricorsi. «Ci fotografa mentre lavoriamo»
«Quella donna ci sta facendo impazzire»
Il comune di Ascona e gli operai del Concorso ippico hanno un problema con una cittadina autrice di svariati ricorsi. «Ci fotografa mentre lavoriamo»

ASCONA - Il concorso ippico di Ascona non ha pace. Mentre proseguono i lavori in preparazione della gara (dal 20 al 23 luglio), gli operai sul posto lamentano «la presenza ossessionante di una donna munita di macchina fotografica, che continua a importunarci con scatti non autorizzati» raccontano a tio.ch/20minuti. E i problemi non finiscono qui. Un ricorso – presentato a fine maggio – mette in discussione la licenza concessa dal Municipio agli organizzatori. L'autrice? È la stessa donna che si aggira per il cantiere.

Record di ricorsi - Puntuale, la 58enne negli ultimi tre anni ha presentato altrettanti ricorsi contro la manifestazione, e non sono gli unici. Dalla cura del verde ai lavori stradali, non c'è opera pubblica nella perla del Verbano che non finisca nel mirino della “ricorrente seriale”, spiegano indispettiti dal Municipio. «È un problema di costi e di tempo. Dobbiamo calendarizzare ogni opera pubblica due anni prima, mettendo in conto che l'iter verrà bloccato di un anno almeno. Il ricorso da parte della cittadina in questione arriva sempre, immancabile».

Ricorrenti seriali - In paese, la faccenda è un tormentone sulla bocca di tutti. Ma non è un caso unico in Ticino. Dal Servizio ricorsi del Consiglio di Stato fanno sapere che le pratiche sono «grossomodo stabili» negli ultimi anni (dalle 1789 del 2013 alle 1748 dell'anno scorso, 1701 quelle evase). «Nella maggior parte dei casi i cittadini passano dal nostro ufficio non più di una volta nella vita» spiega il direttore Stefano Mossi «ma è vero che alcune persone, invece, sono dei frequentatori più assidui». I “clienti fissi” del Servizio ricorsi sono «tuttavia cittadini come gli altri ed esercitano un diritto sancito dalla legge –precisa Mossi –. Dopotutto, meglio risolvere i conflitti tra cittadini per le vie giuridiche che in altro modo».

Operai irritati - Il rischio, però, è che a furia di ricorsi la tensione arrivi al limite. «I nostri operai non possono lavorare con queste continue provocazioni e fotografie. Si è già arrivati alle minacce» racconta l'organizzatrice del concorso ippico Manuela Bacchi, che nei prossimi giorni ha intenzione di recarsi in polizia «per porre fine a questi comportamenti».

«Rompiscatole? No grazie» - La 58enne asconese autrice di diversi riscorsi contro opere edili (pubbliche e private) non ci sta a «passare per rompiscatole». È vero, ammette, «sono solita fotografare lo svolgimento dei lavori a cui mi oppongo» ma questo «per allegare del materiale documentale ai ricorsi, non per violare la privacy dei lavoratori».

Un archivio di 7mila foto - La donna afferma di avere «a disposizione un archivio fotografico di oltre 7mila foto, nessuna delle quali è mai stata diffusa pubblicamente». Quanto alle istanze a suo nome «se il Comune o i privati facessero le cose in regola non ne avrei presentata nemmeno una» spiega. «Io sono per la tutela del verde e contro ogni abuso edilizio. Ad Ascona se ne fanno troppi, per questo intervengo. E spesso i fatti mi hanno dato ragione».

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