L'Astuti sul futuro della linea ferroviaria Mendrisio-Varese
BELLINZONA - «Verso l’aeroporto della Malpensa ci vuole un collegamento diretto da Bellinzona e Lugano». È la reazione di Fabio Canevascini, presidente dell’Associazione ticinese degli utenti dei trasporti pubblici (Astuti), a seguito della bufera scoppiata in questi giorni sul futuro della linea ferroviaria Mendrisio-Varese. Un futuro in cui, perlomeno secondo le intenzioni della Regione Lombardia, il collegamento diretto con lo scalo milanese non sarebbe più previsto. Da qui, inoltre, la decisione del Governo ticinese di sospendere il previsto finanziamento cantonale del 50% dei costi delle prestazioni tra Varese e Malpensa (si tratta di circa due milioni di franchi all’anno).
La Regione Lombardia punta sulla linea S40 Como-Varese, con proseguimento fino a Malpensa. «Ma vanno comprese le esigenze del bacino di passeggeri che si trova nel Luganese e nel Sopraceneri» afferma dunque Canevascini, ricordando che questo bacino diventerà ancora più importante con la futura apertura della galleria di base del Ceneri.
Per ragioni finanziarie, il servizio con l’aeroporto partirebbe inoltre appena a giugno 2018, con un’offerta soltanto ogni due ore. E nei giorni festivi e la sera circolerà solo la linea Como-Varese, mentre sarà sospesa quella proveniente da Bellinzona e Lugano. Il presidente dell’Astuti auspica invece che il collegamento con la Malpensa venga offerto a cadenza regolare anche nei giorni festivi.