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GRAVESANOScusate il ritardo: adesso sono “licenziati” anche loro

22.06.17 - 06:08
Ogni anno cinquanta ragazzi ticinesi non ottengono la licenza di scuola media. E così sostengono gli esami da privatisti. Ilario Lodi, di Pro Juventute: «Abbiamo una lista di attesa di venti giovani»
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Scusate il ritardo: adesso sono “licenziati” anche loro
Ogni anno cinquanta ragazzi ticinesi non ottengono la licenza di scuola media. E così sostengono gli esami da privatisti. Ilario Lodi, di Pro Juventute: «Abbiamo una lista di attesa di venti giovani»

GRAVESANO – Hanno avuto percorsi difficili e, per questo, non sono stati in grado di terminare bene la scuola media. Ma alla fine ce l’hanno fatta anche loro, da privatisti. Saranno circa cinquanta i giovani ticinesi che nella serata di giovedì, a Gravesano, riceveranno la licenza di scuola media. Con almeno due anni di ritardo. Il progetto, inaugurato sette anni fa, è seguito da Pro Juventute. «Ogni anno – illustra il coordinatore Ilario Lodi – tra i cinquanta e i cinquantacinque ragazzi ticinesi non ottengono la licenza di scuola media. E noi cerchiamo di salvarli, dando loro una nuova chance».

Problemi familiari – La legge scolastica indica che devono passare due anni dal momento in cui uno di questi giovani conclude la scuola media a quello in cui può avere la possibilità di fare gli esami da privatista. Lodi spiega: «Si presume che in quei due anni il ragazzo possa maturare ed essere seguito da appositi servizi, anche sociali se è il caso. Solitamente non è mai per mancanza di impegno o di intelligenza che un adolescente perde la bussola a scuola. Spesso sono le situazioni famigliari a condizionarne il rendimento. Tanto da fare scivolare la formazione in secondo piano».

Cinque mesi di corsi intensivi – Ma come funziona in pratica il recupero di questi giovani? I ragazzi vengono annunciati all’Ufficio dell’insegnamento medio. Per poi essere seguiti da Pro Juventute. «Da gennaio a giugno, per quattro sere a settimana, proponiamo corsi per le varie materie. Dall’italiano alla matematica. Sono studenti più grandi a impartire le lezioni. Tutto questo lo finanziamo grazie a fondi privati. Ogni famiglia per il proprio figlio spende solo una cifra simbolica di 250 franchi. In passato si attuavano altre soluzioni. Ma per le famiglie erano più onerose».

Mancano le risorse – Di regola i ragazzi che frequentano le lezioni hanno tra i sedici e i diciotto anni. Capita, tuttavia, che ogni tanto ci sia anche qualche adulto. Tre le località in cui si svolgono le lezioni. Una nel Bellinzonese, una nel Luganese e una nel Mendrisiotto. «Avremmo bisogno di una sede in più – sostiene Lodi – ma ci mancano le finanze. Abbiamo una lista di attesa di almeno venti ragazzi. Purtroppo al momento non possiamo permetterci di seguirli tutti. È un peccato».

Un’esperienza educativa – Gli esami finali, invece, si svolgono a turno in una sede di scuola media. Quest’anno è toccato a Gravesano. «Ricevere la licenza è importante per poi magari trovare un lavoro. Ma non solo. Si porta a termine un’esperienza. Si insegna al giovane a non lasciare le cose a metà. È dunque anche una questione educativa. Il ragazzo deve capire il senso di quello che sta facendo. A volte emerge che il giovane ha vissuto tanta pressione nella sua esperienza scolastica. Noi dobbiamo dunque proporgli un modello diverso».

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COMMENTI
 

siska 6 anni fa su tio
S?i vero, i veri responsabili del poco rendimento scolastico sono ahimé quasi sempre i genitori e l'ambiente familiare. Mi dispiace molto per questi giovani provo molto dispiacere anche perché 30/35 anni fa io e i miei fratelli l'abbiamo vissuto in pieno. Per fortuna il rendimento scolastico per noi é stato proficuo ma non posso negare che un'ambiente familiare malato incide purtroppo pesantemente anche negli anni.

bananajoe 6 anni fa su tio
Risposta a siska
Concordo pienamente, la famiglia ha un ruolo fondamentale per la buona riuscita dei nostri ragazzi a scuola. Dobbiamo interessarci per quel che riguarda il loro comportamento, rendimento e impegno e questo in generale anche al di fuori dalle mura scolastiche. Una famiglia (anche monoparentale) responsabile e impegnata difficilmente potrà generare figli con grossi problemi scolastici e non.
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