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LOCARNOUrla, bottiglie e droga: ecco chi sono i ragazzi del muretto

31.05.17 - 08:30
Via i drogati e gli alcolizzati dal Castello Visconteo. Lo chiede una mozione inoltrata al Municipio. Ma chi sono queste persone? E perché sono finite lì? Viaggio ai confini dell’emarginazione
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Urla, bottiglie e droga: ecco chi sono i ragazzi del muretto
Via i drogati e gli alcolizzati dal Castello Visconteo. Lo chiede una mozione inoltrata al Municipio. Ma chi sono queste persone? E perché sono finite lì? Viaggio ai confini dell’emarginazione

LOCARNO – «Ma che fastidio diamo? Me lo chiedo tutti i giorni…» Sospira, Andrea (il vero nome è noto alla redazione), tossicodipendente e con problemi di alcol. Lui è uno dei ragazzi del muretto. Il muretto del Castello Visconteo di Locarno. E quello delle rovine dell’antico porto, situate sotto la Rotonda. Una ventina di anime disperate finite nel mirino di una mozione interpartitica inoltrata di recente al Municipio. La richiesta? Via i tossici e i casi sociali da lì. Danno fastidio alla gente, e rappresentano un brutto biglietto da visita per il turismo. Ma chi sono queste persone? Da dove arrivano? Luigi Romeo, coordinatore dei Servizi sociali della Città, le conosce. Una ad una. È lui ad aprirci le porte di un mondo nascosto. Fatto di emarginazione e di sofferenza.

Storie travagliate – La fascia di punta, nella bella stagione, è dalle 17.30 in poi. È da quel momento che i ragazzi del muretto raggiungono il maggior numero di rappresentanti. «Anche se c’è gente che arriva già nel primo pomeriggio», racconta un fedelissimo. «È un microcosmo eterogeneo – spiega Romeo –. Ci sono ragazzi di 20 anni, ma ci sono anche uomini di 50 anni e oltre. Tutti con storie travagliate alle spalle».

Alla deriva – Quasi tutti hanno problemi di dipendenza. Consumano psicofarmaci, anfetamine, cocaina. «E bevono tanto alcol – precisa Romeo –. Birra soprattutto. A litri. Alcuni hanno anche disturbi della personalità. Si tratta di persone in assistenza o in invalidità. Nessuno di loro ha un lavoro, al momento. Magari l’ha avuto in passato. C’è chi è arrivato a questa deriva in seguito a disagi vissuti nell’adolescenza. Altri sono cresciuti in famiglie in cui già esisteva il problema della dipendenza. E non sono riusciti a distanziarsene».

Voce alta e aggressioni – Per dimenticare la quotidianità, cercano lo sballo, provano ad andare su di giri. In certi momenti, alzano anche i toni della voce. «Ed è uno degli aspetti che può mettere a disagio i passanti – fa notare l’operatore sociale –. In passato ci sono state anche aggressioni. Magari in seguito a un’incomprensione».

Un piccolo popolo nomade – Schiamazzi, rutti, musica alta, urla, bottiglie rotte, odore di canapa. Ogni tanto qualcuno se ne sta accasciato al suolo, privo di sensi. Nella mozione interpartitica inoltrata al Municipio, la zona del Castello Visconteo viene paragonata a un piccolo Letten, quartiere di Zurigo noto negli anni ’80 per il suo degrado. «Ma è un abbinamento fuori luogo – ribatte Romeo –. Bisogna esserci stati, come me, per capire veramente cosa può essere il degrado. Qui stiamo parlando di una ventina di personaggi, peraltro conosciuti dalle autorità. Alcuni sono gli stessi che anni fa popolavano le panchine del parchetto di Largo Zorzi. In seguito, si sono spostati nella zona della stazione. Adesso, da qualche tempo, si ritrovano al Castello Visconteo».

Alla ricerca di calore umano – Già, perché quello è diventato un vero punto di ritrovo. «Vengo qui per passare il tempo – conferma uno dei nostri interlocutori –. Vivo da solo, in un piccolo locale. Mi annoio. Almeno qui trovo un po’ di umanità». «Il fatto – riprende Romeo – è che queste persone non hanno un posto in cui stare durante le loro lunghe, infinite, giornate».

Un posto in cui stare – Persone, soprattutto uomini, con risorse limitate. Per le quali i servizi sociali hanno tentato già più volte un reinserimento, sociale e professionale. Invano. «Ci vorrebbe una specie di centro diurno – riprende Romeo –, in fondo anche questa gente ha diritto di vivere, di consumare la propria vita. Le autorità, con i servizi sociali e la polizia comunale, stanno pensando a possibili soluzioni. Negli ultimi anni queste persone si sono spostate da un angolo all’altro della Città. Così, però, non si risolve il problema. Ci saranno sempre lamentele e mozioni».

Giovanissimi – Capita che al gruppo dei ragazzi del muretto si avvicinino anche giovanissimi. Adolescenti in cerca di trasgressione. «Si tratta di ragazzini che vivono già una situazione di disagio – ammette l’operatore sociale –, che hanno magari difficoltà in famiglia. Non hanno un “humus” su cui costruire relazioni sane. Anche questo è un problema».

L’affetto a sorpresa – Poi Romeo parla del suo rapporto personale con i ragazzi del muretto. «Mi hanno sempre rispettato. Alcuni di loro sanno anche essere incredibilmente affettuosi. Sono esseri umani. E se si trovano in queste condizioni, forse è anche un po’ per colpa nostra. Di una società che non è stata in grado di sostenerli nei momenti più delicati della loro esistenza».

 

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COMMENTI
 

siska 6 anni fa su tio
Sono costretti anche a sopravvivere e sicuramente cercano di "guadagnare" qualche franchetto o gli viene dato sottobanco da qualche loro parente anche perché quello che ricevono come paghetta é il minimo del minimo e soprattutto diamocene un taglio, non gli danno granché altrimenti.....lo farebbero "fuori" in men che non si dica. Chi punta il dito solitamente non va mai oltre perché queste persone danno molto fastidio. Personalmente non li disprezzo né voglio giudicarli solo perché io non bevo e non fumo e mi faccio un mazzo così ogni giorno! È il caro cantone che dovrebbe trovargli una sistemazione definitiva anche mettendo a disposizione uno stabile con personale che gli dia da lavorare attraverso artigianato etc. etc. cosicché non dovrebbero vivere delle giornate intere che sono tremendamente lunghe, nei vari parchi e parchetti della città. La società di oggi é comunque già priva di sensibilità umana e di visuale futura cioé lungimiranza per i giovani con problemi di varia natura ma non vanno lasciati soli alla deriva.

mats13 6 anni fa su tio
Probabilmente percepiscono troppi soldi dallo Stato se riescono a bere, fumare e drogarsi...

Mattiatr 6 anni fa su tio
Risposta a mats13
Ogni bottiglia che comprano lo stato gli detrae 10 Fr dall'assistenza

Mattiatr 6 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
(una soluzione non la realtà)

GI 6 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Andrebbero a "fare il pieno".....troverebbero di sicuro qualcuno disposto a questo tipo di "servizio"....

Liola 6 anni fa su tio
Ma chi vi dice che già fra di loro, soprattutto di sera, non girano i nostri cari e ben retribuiti, asilanti??? Come succede alla stazione di Tenero e Locarno......controlli più severi, altro che telefonino e scarpe ultima moda.

Jenaplynski 6 anni fa su tio
Allora perchè disagiati e con vite travagliate dobbiamo permettergli qualunque cosa? Ma poi, quello che ricevono in assistenza lo spendono per alcool, droga e sigarette? Bene lasciamoli andare avanti a disintegrarsi a spese nostre, con i soldi che noi paghiamo con tasse e tasse!!!!! Romeo sarai sicuramente un professionista nel tuo ambito professionale e merita rispetto per questo, ma smettiamola di dipingere queste persone come vitteme impotenti e poverine. sono drogati ed alcolizzati che non fanno niente da mattina a sera oltre che bere, drogarsi e lasciare schifezze ovunque a spese dei cittadini che lavorano e pagano fior fior di quattrini in tasse, finendo poi in tasca a questi esseri grazie all'assistenza....

jena 6 anni fa su tio
troppi aggettivi che invocano comprensione quando invece ci vuole REPRESSIONE! avanti di questo passo e diventano 1000

jena 6 anni fa su tio
Troppi aggettivi che invocano comprensione quando invece ci vuole REPRESSIONE ! avanti di questo passo e i ragazzi del muretto diventano 1000...

GI 6 anni fa su tio
Invece che andare lì a "spassarsela" il Comune dovrebbe chiedere loro di presentarsi in cancelleria per il ritiro di un sacco del ruto, un rastrello ed una pala e via a pulire rive dei fiumi, torrenti, sentieri.....ga n'é da fa fin che ul diavul l'è stüff !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Giovanii 6 anni fa su tio
Risposta a GI
Il comune, per questi posti di "lavoro" da te elencati, preferisce dargli agli asilanti che ai tox di Locarno. (Per avere meno spese e più sicirezza) spero ci hai fatto caso anche tu ..

Darryl 6 anni fa su tio
Avere dei "problemi" in famiglia non giustifica questo comportamento. Conosco chi ha avuto un passato orribile ma si è rimboccato le maniche e si è tirato fuori da quella situazione. Queste non sono delle vittime. Non ti droghi senza volerlo. E il fatto che sono in assistenza e in disoccupazione e spendono i NOSTRI soldi per droghe e alcol è gravissimo. con tutte le buone persone e le famiglie che faticano ad arrivare a fine mese i nostri soldi vanno invece a dei drogati

elvicity 6 anni fa su tio
viviamo in un mondo di apparenza dove si vuole nascondere la realtà.

Giovanii 6 anni fa su tio
Risposta a elvicity
Genau !!

shooter01 6 anni fa su tio
sarebbe interessante sapere tramite quali RISORSE ricevono gli stupefacenti

Pepperos 6 anni fa su tio
Un po' di comprensione non guasta! Si è una sola volta giovani

Jenaplynski 6 anni fa su tio
Allora perchè disagiati e con vite travagliate dobbiamo permettergli qualunque cosa? Ma poi, quello che ricevono in assistenza lo spendono per alcool, droga e sigarette? Bene lasciamoli andare avanti a disintegrarsi a spese nostre, con i soldi che noi paghiamo con tasse e tasse!!!!! Romeo sarai sicuramente un professionista nel tuo ambito professionale e merita rispetto per questo, ma smettiamola di dipingere queste persone come vitteme impotenti e poverine. sono drogati ed alcolizzati che non fanno niente da mattina a sera oltre che bere, drogarsi e lasciare schifezze ovunque a spese dei cittadini che lavorano e pagano fior fior di quattrini in tasse, finendo poi in tasca a questi esseri grazie all'assistenza....
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