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CANTONEFiumi, risanati al 90% in Ticino

30.05.17 - 14:22
archivio TiPress
Fiumi, risanati al 90% in Ticino

BELLINZONA - La maggior parte dei Cantoni è ancora in ritardo con i lavori di risanamento di fiumi e torrenti per assicurare che una sufficiente quantità di acqua a valle delle centrali idroelettriche (deflussi residuali). Soltanto quattro cantoni hanno realizzato integralmente quanto previsto dalle norme varate nel 1992, secondo l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM). La Confederazione quindi esorta nuovamente le autorità competenti a terminare quanto prima i risanamenti. Il Ticino ha risanato circa il 90% dei tratti, il Grigioni il 71%.

I deflussi minimi a valle delle centrali idroelettriche devono essere sufficienti per garantire le molteplici funzioni naturali delle acque, siano esse di habitat per la flora e la fauna, di elementi del paesaggio o di alimentazione delle acque sotterranee, ricorda l'UFAM in un comunicato odierno. A quattro anni dal termine stabilito dalla legge sono stati risanati soltanto tre quarti delle captazioni delle centrali idroelettriche. 250 dei 1000 risanamenti necessari devono essere ancora realizzati, un terzo di questi in Vallese e un altro quarto nei Grigioni.

Solo Basilea-Campagna e Ginevra hanno concluso i risanamenti entro il termine stabilito dalla legge (fine 2012), mentre Soletta e Uri hanno provveduto entro fine 2014. Appenzello Interno, Basilea-Città e Sciaffusa invece non possiedono captazioni d'acqua soggette all'obbligo di risanamento, in base all'ultima inchiesta effettuata dall'UFAM.

Gli altri cantoni hanno avviato i risanamenti, ma non li hanno ancora terminati. I lavori sono più avanzati nei cantoni Ticino, di Glarona, Obvaldo, San Gallo e Vaud dove sono stati risanati circa il 90% dei tratti con deflussi residuali. Svitto aveva terminato il 90 per cento dei lavori già a fine 2014 e non ha partecipato all'inchiesta. Argovia, Zugo, Berna, Grigioni, Nidvaldo, Turgovia e Zurigo hanno realizzato tra il 60 e il 90% dei risanamenti, mentre agli ultimi posti in classifica figurano Friburgo, Lucerna, Neuchâtel, Appenzello Esterno, Giura e Vallese con meno del 60% dei tratti con deflussi residuali. Tuttavia, dall'ultima inchiesta a fine 2014, Appenzello Esterno, Giura e Vallese hanno compiuto notevoli progressi.

Dal 1992, anno in cui è entrata in vigore la legge sulla protezione delle acque (LPAc), nei corsi d'acqua a valle dei prelievi, in particolare di quelli utilizzati per la produzione di energia elettrica, deve rimanere una determinata quantità di acqua. I tratti con deflussi residuali esistenti avrebbero dovuto essere risanati entro la fine del 2012.

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