Cerca e trova immobili

MUZZANOSporcizia (e anche abusi edilizi) all'azienda Crotta: le autorità sapevano

10.05.17 - 14:00
Il Municipio aveva segnalato al Cantone già a marzo i problemi sollevati da Patti Chiari, e non solo
tipress
Sporcizia (e anche abusi edilizi) all'azienda Crotta: le autorità sapevano
Il Municipio aveva segnalato al Cantone già a marzo i problemi sollevati da Patti Chiari, e non solo

MUZZANO - Non solo problemi di igiene, ma sospetti abusi edilizi e criticità legate alle condizioni di lavoro all'interno della Crotta Sa. Emergono nuovi dettagli sullo scandalo che ha travolto nei giorni scorsi la nota azienda agricola di Muzzano. 

Quello della Crotta Sa è un caso isolato? Se conosci situazioni analoghe, scrivici a cronaca@tio.ch o allo 0763373500 (Whatsapp)

Il dossier - Il "caso Crotta", scoperchiato venerdì dalla trasmissione Patti Chiari, in realtà è già da tempo sul tavolo dell'amministrazione comunale e cantonale. Un dossier «estremamente complesso» che rimbalza «da anni» da Muzzano a Bellinzona, tra gli uffici del Municipio e quelli del Dss (responsabile dei controlli sanitari) del Dfe (ufficio del lavoro) e del Dipartimento del Territorio, competente per le domande di costruzione. 

Cantone già avvisato - A confermarlo a tio.ch-20 minuti è il Municipio di Muzzano, che fa sapere di avere «segnalato al Cantone, in precedenza, anche i problemi sollevati dalla trasmissione Patti Chiari . Già da tempo stiamo procedendo con tutti i passi formali necessari per risolvere questa intricata situazione che non è nata certo ieri ma diversi anni fa. Il Municipio si è attivato per promuovere e risolvere le varie tematiche e per trovare tutte le risorse necessarie». 

Presunti abusi - L'ultimo incontro tra il Municipio e il Cantone risale a marzo 2017. Tante le criticità emerse. Stando a indiscrezioni, per alcuni impianti realizzati di recente dall'azienda agricola (serre e maneggi) non sarebbe stata presentata regolare domanda di costruzione.

Domande senza risposta - Il diretto interessato Enzo Crotta, da noi contattato, preferisce non esprimersi al riguardo. E gli interrogativi rimangono. Chi doveva controllare (ed eventualmente sanzionare) è intervenuto? E come? Anche il Dipartimento del Territorio si astiene dall'entrare nel merito «trattandosi di una questione privata». Il Dss dal canto suo fa sapere che, in questi giorni, non è possibile raggiungere i direttori del Laboratorio cantonale e dell'Ufficio igiene per un commento.    

 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE