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Riaprono i lidi e si confermano popolari, anzi, sempre più graditi
LUGANO - Il mese di maggio porta con sé la riapertura dei lidi e delle piscine all'aria aperta. Malgrado le condizioni meteo non sempre favorevoli, infatti, restano spazi che, nel corso degli anni, attirano sempre più gente.
I numeri non mentono: 180'000 entrate a Bellerive (Losanna), 67.000 a La Blancherie a Sion, 52.000 nel Nid-du-Crô a Neuchâtel. Queste cifre, del 2015, variano poco di anno in anno.
Ma le piscine odierne non hanno più niente a che vedere con quelle di una volta, dove alcune famiglie a basso reddito passavano tutte le loro vacanze estive.
«Oggi le famiglie ci sono ancora, ma vengono a fare una nuotata anche molti lavoratori che, durante la pausa pranzo, usano il tempo per dar sfogo alla loro passione», spiega Jerome Amiet, direttore aggiunto delle piscine di Ginevra.
Diverse città, nelle quali le strutture balneari stavano invecchiando, hanno colto l'occasione per ristrutturare i loro siti e arricchirne l'offerta.
L'influenza dei parchi acquatici - Questa evoluzione si ispira ai parchi acquatici su modelli che da anni fanno tendenza in Francia, Spagna e Belgio, spiega Christian Barascud, presidente dell'Associazione delle piscine romande e ticinesi (aprt) e responsabile delle piscine losannesi.
Temperature per tutto l'anno - Bellerive, restaurato nel 2011 per 16,5 milioni di franchi, ora conta uno spazio a tema per i piccoli, una piscina non nuotatori con idromassaggio, un parco acquatico nel lago, funghi d'acqua, geyser, e molto altro.
Come nella maggior parte dei nuovi bacini, l'acqua è temperata attraverso un sistema di recupero del calore. A Lancy (GE), gli operatori hanno anche realizzato un corridoio di accesso e spogliatoi riscaldati per un maggior comfort. Questo con l'obbiettivo di restare aperti tutto l'anno.
Non alla portata di tutti - Locarno ha realizzato un nuovo e lussuoso Lido, rinnovato dalla A alla Z. Il lido vanta gli ultimi "must" del divertimento in acqua: scivoli d'acqua, spa, benessere, impianti sportivi, ecc. Tutto per quasi 80 milioni di franchi finanziati da un partenariato pubblico-privato.
Ovviamente, questo tipo di ristrutturazioni è costoso e non è per tutti, riconosce Christian Barascud. L'introduzione di nuovi standard di sicurezza non è cosa da poco per i piccoli comuni con risorse umane e finanziarie limitate. Manutenzione semplice, come la sostituzione della pavimentazione di una piscina, può schizzare oltre i 100mila franchi.
Nonostante i costi, vi è comunque una forte domanda per accrescere l'offerta delle piscine pubbliche, sia coperte che all'aperto. A Montreux, Neuchâtel, Ginevra e Losanna, le liste di attesa si allungano. Ma anche ad Avry, Marly, Cottens, Villars-sur-Glâne e Friburgo, si va verso il rinnovamento. Per una forma moderna e sempre apprezzata, di intrattenimento estivo. E non solo.
