Le polizie comunali in difficoltà con i ciclisti con il telefonino. L'esperta: «Pericoli da non sottovalutare».
CANTONE - In un sondaggio condotto di recente da tio.ch/20minuti, il 21 per cento dei lettori lo ha ammesso: ebbene sì, l'Sms in bicicletta a volte ci scappa. Viva la sincerità. A una minoranza – il 6 per cento – capita addirittura «spesso». E le cuffie? Le indossa il 39 per cento dei ciclisti, stando al sondaggio (il 14 per cento lo fa «sempre»). Si tratta di un campione ridotto: statistiche ufficiali al riguardo del resto non ne esistono, ma «si tratta evidentemente di un fenomeno in crescita negli ultimi anni» confermano le Polizie comunali.
Ancora nessuna multa - Il problema è che le Polizie da noi contattate – Bellinzona, Lugano e Locarno – ammettono di non avere mai sanzionato un ciclista dopo averlo “pizzicato” al telefono. «La problematica esiste. Si tratta di comportamenti che possono mettere a rischio i ciclisti stessi e la sicurezza della strada, e in quanto tali possono essere sanzionati attraverso una procedura ordinaria» osserva il capitano Franco Macchi della comunale di Lugano. «Purtroppo però fare multe in questi casi non è facile, l'assenza di targhe rende tutto più complicato».
Trattamento di favore? - Anche quando i ciclisti vengono colti sul fatto, comunque, «ci si limita per lo più agli ammonimenti verbali» aggiunge Simone Terribilini della polizia di Locarno. Un trattamento di favore rispetto a motociclisti ed automobilisti? Secondo Fabienne Bonzanigo, responsabile del progetto cantonale “Strade più sicure”, i pericoli della distrazione da natel non vanno sottovalutati.
«Legge severa, però...» - «La scarsità di piste ciclabili in Ticino fa sì che chi va in bici nel nostro cantone si trovi quasi sempre a contatto con le auto. I ciclisti vanno quindi a maggior ragione sensibilizzati» spiega l'esperta. «Un secondo in più con gli occhi al telefono, o un rumore nascosto dalle cuffie, possono avere brutte conseguenze». Tra queste c'è anche la multa (almeno in teoria). «La legge è molto severa di per sé, ricordiamolo: e i poliziotti potrebbero non essere sempre così magnanimi» conclude Bonzanigo.