Lo strano caso di Fernando. Risulta in Brasile, senza essersi mai mosso dal Ticino. Risarcimento "simbolico" di 150 franchi
LAMONE. I problemi con gli abbonamenti di Salt all'estero (ne abbiamo parlato qui) non riguardano soltanto chi all'estero ci è stato. Ma anche chi non si è mai mosso dal Ticino. Il signor Fernando M.D. di Lamone, è nato in Brasile ma non vi torna «da almeno dieci anni». Per questo è rimasto di stucco quando si è visto addebitare da Salt 526.65 franchi per «spese di roaming» nel paese sudamericano, il 21 marzo. Quel giorno Fernando era a casa sua a Lamone, e ha subito chiamato la compagnia per spiegazioni. La risposta: «Ci risulta che lei si trova in Brasile».
Carta canta - Oltre alla parola, c'è il passaporto di Fernando a dimostrare il contrario: nessun viaggio extra europeo nel 2017 (vedi foto). Contattata da tio.ch/20minuti, dopo ulteriori verifiche Salt precisa che le spese sono state generate da una seconda Sim intestata a Fernando, di cui lui però non sa nulla. «Ho dovuto pagare comunque i 526 franchi, altrimenti mi avrebbero tagliato l'abbonamento» lamenta l'utente.
Il giallo della Sim - Il mistero insomma rimane, e i sospetti si concentrano sulla seconda Sim: Fernando ammette di averne una, ma si tratta di una vecchia scheda Orange e «anch'essa come me non ha mai lasciato la Svizzera» assicura. A scanso di dubbi Salt tenta una soluzione che lascia perplessi: un risarcimento a Fernando di 150 franchi «quale gesto commerciale nei suoi confronti». Fatta la differenza, la compagnia ci guadagna comunque 376 franchi. «Non sono affatto contento - afferma Fernando - una cosa è chiara: io in Brasile non ci sono stato, ma devo pagare. Mi aspettavo un trattamento più umano».
«Intervenire è difficile» - Il caso è piuttosto insolito secondo l'Acsi. «Al nostro centro Infoconsumi capitano casi di persone che avevano sottoscritto pacchetti per roaming all’estero che poi hanno ricevuto delle fatture elevate. In questi casi, contattando la compagnia, si riesce in genere a risolvere al situazione. Ci sono poi sempre casi di persone che non hanno sottoscritto pacchetti o abbonamenti per l’estero e non hanno disattivato il roaming e ricevono dunque fatture levate. Qui, ovviamente, intervenire è difficile in quanto è il consumatore a non aver agito in modo adeguato per evitare queste situazioni» spiega la segretaria dell'Acsi Laura Regazzoni.