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CANTONEMeno incidenti e meno vittime sulle strade ticinesi

06.04.17 - 08:54
Nel 2016 si sono verificati 3.988 incidenti nel nostro cantone: 13 persone hanno perso la vita, mentre 203 hanno riportato ferite gravi. Triste record per la zona di dosaggio a Quinto
Tipress
Il mortale di Quinto del 26 luglio. Un'intera famiglia tedesca fu spazzata via nello schianto.
Il mortale di Quinto del 26 luglio. Un'intera famiglia tedesca fu spazzata via nello schianto.
Meno incidenti e meno vittime sulle strade ticinesi
Nel 2016 si sono verificati 3.988 incidenti nel nostro cantone: 13 persone hanno perso la vita, mentre 203 hanno riportato ferite gravi. Triste record per la zona di dosaggio a Quinto

BELLINZONA - 3.988 incidenti. 13 morti. 203 feriti gravi e 712 leggeri. È il bilancio - riferito oggi dalla polizia cantonale - della circolazione sulle strade ticinesi nel 2016. Un bilancio positivo visto che sono diminuiti sia gli incidenti (-0.9%) che le vittime (-16.8%).  

Triste record per Quinto - La polizia specifica che «nell'82% dei casi si sono verificati solamente danni materiali». Il numero delle vittime è diminuito in maniera importante, anche se nel 2016 c'è stato un decesso in più sulle strade ticinesi rispetto all'anno precedente. L'aumento è stato principalmente provocato da due gravissimi incidenti avvenuti sull'A2 in corrispondenza della zona di dosaggio a Quinto. Nel primo, avvenuto il 17 maggio, persero la vita due donne israeliane di 54 e 27 anni. Il secondo distrusse un'intera famiglia tedesca - padre e madre 43enni e due bimbe di 12 e 8 anni - che il 26 luglio stava tornando dalle vacanze in Italia. «Quel tratto - specifica la polizia - ha provocato la morte di 6 persone e verrà ulteriormente messa in sicurezza nel corso del 2017». 

Le cause - Le maggiori cause d'incidenti sono facilmente identificabili e tutte legate al fattore umano: distrazione, inosservanza del diritto di precedenza, velocità e stato fisico alterato. 

Meno controlli con il radar mobile, ma 670 revoche - I controlli di velocità con apparecchi radar mobili e veicoli neutri sono scesi a 419 (-37%), di cui 293 in abitato, 57 fuori abitato e 69 in autostrada. «Su 387'068 veicoli controllati - specifica la Cantonale - il 10% era in infrazione (con 670 revoche di licenza). Gli apparecchi fissi hanno controllato 12.9 milioni di veicoli (+47%) di cui l’1.3% in infrazione (con 2'984 revoche).

5'476 alcol-test: quasi 1 su 5 era positivo - Via Sicura ha introdotto ancora alcune importanti modifiche, adottando le normative EU a livello delle licenze di condurre per motoveicoli e introducendo dal mese di ottobre il test etilometrico con valore probatorio allo scopo di agevolare il servizio esterno e ridurre il lavoro amministrativo. «Lo scorso anno - elenca la polizia - 5'476 conducenti sono stati sottoposti al test dell’alcol (16.6% positivi), di cui 1’648 a seguito di incidenti».

Trasporti - Dopo diversi anni il controllo sui veicoli pesanti è tornato a rispettare il mandato dell’USTRA con 12'512 ore. Da segnalare il ritorno alle scorte di trasporti speciali dovute ad importanti cantieri nel nord Europa legati ai parchi eolici. Nel trasporto professionale, dopo l'introduzione della Carta di Qualifica del Conducente, si è entrati nel secondo periodo di controllo. Sempre più diffuso è il fenomeno dei veicoli esteri (prevalentemente italiani) adibiti al trasporto persone come servizio pubblico non di linea (NCC, noleggio con conducente), che crea una concorrenza sleale nei confronti dei professionisti indigeni (taxi e minibus) poiché vietato quando avviene all’interno della Svizzera (cabotaggio). Le verifiche sul trasporto su linee non autorizzate, grazie anche a una buona rete informativa e di contatti, restano prioritari e al centro di regolari segnalazioni. Nell’ambito dell’Ordinanza lavoro e riposo sono stati esaminati 696 autocarri, 162 taxi minibus, 45 torpedoni e 404 aziende, con l’emissione di 135 contravvenzioni.

Prevenzione - Oltre ai controlli sul rispetto delle norme della circolazione, la prevenzione si attua anche con interventi mirati in collaborazione con gli uffici tecnici e la sensibilizzazione degli utenti della strada. «Vanno citate - ricorda la polizia cantonale - le operazioni congiunte sulla sicurezza stradale con le polizie comunali, Strade Sicure, UPI e vari altri servizi, tra cui Smart Rider (rivolto ai motociclisti), pneumatici invernali, velocità e alcool al volante, distrazione/uso del cellulare, inizio scuole, passaggi pedonali (SEE YOU), veicoli frigoriferi (in collaborazione con l'Ufficio d'igiene), e tutte le attività Tispol a livello europeo, dove sono stati organizzati controlli ai valichi doganali del Sottoceneri con Polstrada Lombardia».

Radar per la selvaggina - Nel mese di settembre ha inoltre preso avvio il progetto di segnaletica variabile per la selvaggina unitamente al Dipartimento del territorio (DT) e Strade Sicure, un fenomeno all’origine ogni anno di quasi 500 sinistri. Gli impianti pilota sono ubicati in Valle di Blenio (Serravalle, zona Legiüna) e a Claro (zona ex Motel Riviera).

Anno impegnativo per la Gendarmeria - Nel corso del 2016 sono stati 27 gli interventi del Gruppo incidenti della Gendarmeria stradale per sinistri gravi di cui 11 con esito letale che hanno portato alla morte di 13 persone e al ferimento di 31 persone. «Il carico di lavoro è importante e conseguentemente le ore dedicate a questa specifica attività sono numerose. Per questo tipo di constatazione del sinistro sul terreno è necessario, a dipendenza della complessità del caso, un lasso di tempo che va dalle 4 alle 5 ore di lavoro», conclude la cantonale.

 

 

 

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