Un mercato in crescita esponenziale. Per le "e-bike di montagna", scelta preferibile in Ticino, siamo addirittura a +36%. Ma ai corsi del Tcs, in 3 anni, solo una decina di partecipanti
RIVERA - Non lasciatevi ingannare dalle percentuali. Con 75.665 veicoli venduti, il 2016 ha visto crescere il mercato delle e-bike del 14%. Poco o tanto che si stimi, comunque un punto percentuale in meno di quanto segnavano le statistiche immediatamente precedenti. Ma sono i numeri di partenza a tradire. Nel 2015, gli acquisti furono 66.332: +15%, è vero, rispetto al 2014, ma comunque oltre 9mila in meno di quanti se ne sarebbero registrati l'anno dopo.
Uno su 4 sceglie l'e-bike - Insomma, la bicicletta elettrica non dà segni di cedimento; al contrario, ha ormai raggiunto i 400mila modelli in circolazione sulle strade elvetiche. E se nel 2015 rappresentava un nuovo acquisto ogni cinque, nel 2016 è salita ormai a uno su quattro, per un totale di biciclette comprate più o meno stabili nell'arco di dodici mesi (323.059 e 324.581). In incremento, soprattutto, quelle a velocità inferiore, 25 km/h massimo (78%) invece di 45 km/h (22%). Ma, in un quadro di segni più così delineato, la vera notizia, specie da queste parti, è la mountain-bike elettrica, che si fa largo con agio nel settore: +36% con 20.761 unità vendute nel 2016. Erano 15.214 nel 2015.
Qui meglio una bici di montagna - Ed è qui, pare, che vanno cercate le preferenze di chi abita in Ticino, territorio a volte un po' scontroso verso chi sia affezionato ai pedali. «Da noi non si vedono tante e-bike come al nord, è ancora una nicchia. La topografia un po' ci penalizza. È più di moda la mountain-bike», suggerisce Marco Gazzola, responsabile dei corsi di educazione alla guida di e-bike proposti al centro Tcs di Rivera.
Età media: 60 anni - Perché è questo l'altro risvolto di una passione – e un business – destinato a dominare il futuro dei trasporti, con sempre maggiore attenzione a benessere e ambiente. In tre anni, però, solo «una decina di partecipanti, età media 60 anni», per mezza giornata di lezione teorica e pratica e appena 20 franchi di spesa, oggi, per i soci Tcs, 70 gli altri. Delusi? «Non ci aspettavamo niente. Volevamo solo essere pronti a dare una risposta, in presenza di una domanda. Siamo contenti se c'è chi è interessato. Evidentemente, però, qui la sensibilità e la mentalità sono diverse. Poi, si crede sempre di essere già capaci. Vale per le bici come per le moto».
«Attenti: non è solo una bici col motore» - Sorprese, invece, ce ne sono. «Non è solo una bici con il motore. Bisogna imparare a gestire il peso del mezzo, lo spazio di frenata, l'impulso al pedale. Anche perché spesso si tratta di persone di una certa età, che hanno riscoperto il piacere di andare in bici quando hanno saputo di poter contare sulla pedalata assistita. La forza e la prontezza di riflessi già non sono più quelle di una volta».
Poco consapevoli - e troppo orgogliosi - A onor del vero, a dare le maggiori soddisfazioni ai due docenti effettivi è stato un uomo di 92 anni portati alla grande, ogni giorno in sella a una e-bike veloce. Quello che manca, non c'è dubbio, è la consapevolezza del bisogno. «Si è rivolta a noi solo una percentuale minima. Se contiamo poi che alcuni partecipanti erano svizzero-tedeschi con la casa di vacanza qui....».