L'OCST commenta i risultati dell'audit sull'aeroporto e si rivolge ai dipendenti rappresentati da UNIA: «È ora di porre fine a questa situazione di conflitto perenne»
LUGANO - Lo ha detto il sindaco di Lugano, Marco Borradori, lo ribadisce l'OCST: «Presso l’aeroporto di Lugano occorre evidenziare le cause del malessere dei dipendenti e ripristinare un clima costruttivo».
Il sindacato, che pur appoggiando l'audit lamenta il fatto che la presentazione dei dati sia stata affidata non ai redattori, ma al CdA - che «inevitabilmente ha dato una sua lettura» -, sottolinea quanto già reso noto ieri in conferenza stampa, e cioé «la frattura tra una parte consistente di dipendenti, di fatto rappresentata da UNIA, e la direzione dell’aeroporto».
Per il sindacato, «rimane tutto da risolvere il vero problema, ossia come sanare questa frattura». «Le conclusioni dell’audit - spiega - danno alcune indicazioni preziose su iniziative organizzative attuabili, alcune delle quali più volte richieste da OCST (ad esempio l’introduzione di un software per la pianificazione dei turni e la revisione dei mansionari) e su taluni approcci da modificare (disponibilità al confronto e all’ascolto, migliore gestione dell’errore ed altro ancora) che investono principalmente la direzione chiamata ora a una seria riflessione. Ma a monte occorre che tutte le parti in causa dicano con chiarezza se vogliono realmente sanare questa frattura».
Per l'OCST, solo se la risposta è affermativa, a partire dalla direzione, è necessario «assumersi le proprie responsabilità abbandonando la caccia al colpevole, ammettendo anche i propri errori, lavorando per migliorare gli aspetti rilevati dall’audit e accettando di mettere in discussione le proprie convinzioni».
L’impressione del sindacato è però che alcuni attori «non vogliano retrocedere dalle loro posizioni e ripropongono una situazione di conflitto perenne. In particolare, spiace constatare che per una parte di dipendenti, e per UNIA che li rappresenta, l’unico obiettivo sembra essere l’allontanamento del direttore». «Se questa è l’intenzione lo dicano esplicitamente cosi che ognuno possa prendere posizione in maniera chiara nelle opportune sedi su questo puntuale aspetto», sottolinea l'OCST. «Se questa nostra impressione risulta essere sbagliata - conclude il sindacato -, ci aspettiamo da tutti chiari segnali distensivi».