Il comico ieri sera al Palazzo dei Congressi non ha risparmiato nessuno: né Mario Botta, né i droni che trasportano sangue. E ha rivelato chi gli ha consigliato di comprare casa a Lugano
LUGANO - «Siamo in Svizzera, meglio di qua non mi capisce nessuno per quanto riguarda la depressione. Qui avete i centri per il suicidio assistito, ma avete anche dei motivi plausibili per averne bisogno, con la televisione che vi ritrovate». Beppe Grillo non le manda di certo a dire e con la sua ironia pungente fa sorridere il pubblico ticinese che ha assistito sabato sera al suo show al Palazzo dei Congressi quasi pieno.
Dicotomia politico-comico - Lo spettacolo “Grillo vs. Grillo” parla di questo: di Beppe Grillo in tutte le sue sfaccettature. «Chi sono io, cosa faccio io. Uno non deve prevalere sull’altro. Dopo tutti questi anni sono andato in crisi. E così, anziché andare in analisi e pagare qualcuno, ho pensato di chiamare la gente a me e farmi pagare il biglietto». Lo show inizia con un video del leader 5 Stelle in giacca e cravatta che parla del suo pentapartito, della rivoluzione che avrebbe dovuto portare. Il protagonista dello spettacolo è entrato dal fondo della sala commentando: «Guardate come mi sono ridotto!».
Il protagonismo - L’analisi di Grillo passa dalla sua vita privata, quella lontana dalle telecamere e dal ruolo di leader di un movimento divenuto partito. Un ragazzo genovese con la chitarra che ruba canzoni ma sa anche fare sorridere. Tutti meno che suo padre, che gli lascia i “pizzini” quando rientra tardi la sera. Un bambino che non supera l’esame per essere ammesso alla scuola media e allora va alle commerciali, poi studia dattilografia e infine diventa ragioniere. Per la gioia di papà. Ma la vita fa dei giri strani e lo fa passare dal vendere i jeans all’officina di saldatura di papà - fatta saltare in aria due volte - fino alla televisione, dove ha il diritto di satira e aggira la censura, diventando personaggio. Grillo si spoglia di fronte al pubblico che ride alle sue battute e al suo sarcasmo. Mostra sullo sfondo foto di gioventù e le innumerevoli denunce e querele che ha preso nel tempo. «Sono tutte medaglie che io mi porto qua, sul petto», commenta.
La Svizzera - Ogni tanto durante lo spettacolo il comico si esibisce in qualche racconto o battuta locale. Svela alla platea di conoscere Botta: «Gli architetti sono anche filosofi. Ti fanno un fiore di pietra, un ristorante a 1’700 metri d’altitudine per farti mangiare nel vuoto. E se gli chiedi cos’è per lui il vuoto, ti risponde “È l’universo senza di me”». Il comico dice di avere acquistato una casa a Lugano sotto consiglio di Mina: «Maledetti, l’ho venduta il giorno che è crollato il franco svizzero. Mi dicevano che dovevo viverci 15 giorni all’anno e decidevano loro per me quando doveva essere. Siete serissimi». Il comico politico non si placa e tocca un tema attuale: «Ognuno ha gli immigrati che si merita - esordisce -. Voi avete come ceo di Credit Suisse un ivoriano che quest’anno prende otto milioni e mezzo anziché 12 “per venirvi incontro”».
La politica - Dopo un’ora e mezza di show, per Grillo arriva il momento di parlare della politica Svizzera: «La democrazia l’avete inventata voi. Referendum su tutto. Mettete i droni che trasportano analisi da un ospedale all’altro e un ticinese qualunque può fare venire il dubbio sulla loro utilità perché “fanno rumore”. È l’effetto collaterale della vostra partecipazione. Se deleghi il potere, deleghi a quei cazzoni del governo che avete qui anche voi». Un elogio al popolo svizzero lo dà sul referendum per il reddito universale incondizionato: «Anche se non è passato, avete parlato della cosa più importante di questo secolo».
Il finale - Nell’ultima parte del suo show Grillo mostra alcune innovazioni al pubblico, dall’hamburger totalmente vegano dell’”impossible foods”, agli Swarovski anali, fino al dildo-drone. E conclude con un mini-show simbolico. Prende un sacchetto di grilli caramellati, ne mangia uno e ne offre uno alla bocca dello spettatore: «Io ti do un grillo. Avverti il mio corpo dentro di te. Con questo rituale diventi me. Diventi leader di te stesso. Ti sto passando la mia personalità, il comico e il politico. E diventano una cosa sola». La chiusura dello show è in pieno stile Grillo, ma il suo pubblico non si tira indietro: «Io ho mandato a fanculo mezzo mondo. Ora mandatemici voi tutti insieme, all’unisono. Uno, due e tre».