Cerca e trova immobili

BREGANZONA Bilancio positivo per Swiss Mobility

16.02.17 - 07:42
Il progetto pilota per neo-diplomati in una formazione professionale di base permette di lavorare e vivere in un altro Cantone per un periodo di 6-9 mesi. Ma mancano le aziende
Bilancio positivo per Swiss Mobility
Il progetto pilota per neo-diplomati in una formazione professionale di base permette di lavorare e vivere in un altro Cantone per un periodo di 6-9 mesi. Ma mancano le aziende

BREGANZONA - Si è riunito a Breganzona il gruppo intercantonale di coordinamento e sviluppo di Swiss Mobility”, progetto pilota per i neo-diplomati in una formazione professionale di base, sviluppato dagli uffici della formazione professionale del Canton Ticino e del Canton Lucerna e sostenuto dalla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI).

Il progetto finanzia l’organizzazione del soggiorno, il corso di lingua e l’alloggio nel cantone ospitante durante il corso di lingua e lo stage professionale.

Esperienza fuori Cantone - L’obiettivo principale del progetto è quello di offrire ai giovani neo-diplomati nell’ambito una formazione professionale di base l’opportunità di fare un’esperienza lavorativa in realtà aziendali di un’altra regione linguistica in Svizzera, facilitando l’apprendimento della lingua locale e l’inserimento nel mercato del lavoro nazionale.

Swiss Mobility è un programma di mobilità nazionale in regime di partenariato tra enti cantonali, giovani neo-diplomati di una formazione professionale di base e aziende.
«Grazie alla mobilità nazionale si facilitano la conoscenza delle diverse culture e l’integrazione. I giovani acquisiscono nuove competenze professionali, sociali e personali che possono essere valorizzate sul mercato del lavoro. Aumentano la propria autonomia e perfezionano una seconda lingua nazionale. Le aziende, dal canto loro, hanno un ruolo attivo nella trasmissione delle conoscenze, nell’offrire una opportunità lavorativa (seppur
limitata nel tempo) a dei giovani neo-diplomati e dimostrano un’apertura verso altre culture» fa sapere il Cantone.

Fase di sperimentazione - Dal settembre 2016 il progetto è entrato nelle sua fase di sperimentazione: 8 giovani neo-diplomati (5 ticinesi e 3 lucernesi) si sono trasferiti nel cantone ospitante per un periodo di 6-9 mesi, dove stanno svolgendo uno stage professionale in un’azienda del
luogo di 3-6 mesi e frequentando un corso di lingua di approfondimento. I partecipanti durante tutto il progetto sono seguiti dai responsabili dei rispettivi servizi cantonali preposti: Lingue e Stage all’estero per il Canton Ticino e MobiLingua per il Canton Lucerna.

Difficoltà nel trovare giovani e aziende - In un incontro tenutosi venerdì 10 febbraio a Breganzona i responsabili di progetto hanno esposto al gruppo di coordinamento e di sviluppo un bilancio intermedio: sono stati evidenziati i punti di forza del progetto (miglioramento delle competenze linguistiche e dell’autonomia dei partecipanti, ampliamento della conoscenza degli usi locali, soddisfazione da parte delle aziende che propongono ai partecipanti di prolungare il periodo di stage, ecc.) e i punti di riflessione (in particolare difficoltà a trovare giovani e aziende disposti a partecipare al progetto).

Ampliamento del progetto - Sulla base di dati incoraggianti, il gruppo di coordinamento e sviluppo ha deciso all’unanimità di richiedere un ulteriore finanziamento alla SEFRI per poter rilanciare e ampliare il progetto, in modo particolare per intensificare le azioni di sensibilizzazione alla mobilità professionale presso giovani e aziende, aumentare il numero di partecipanti (in funzione anche del finanziamento) e allargare la rete di contatti, coinvolgendo in questa iniziativa anche altri cantoni.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE