La Commissione paritetica ha aggiornato i dati nel settore della vendita: «Continua la sottoscrizione del CCL da parte dei datori di lavoro»
BELLINZONA - Non 2'200 come stimato da una statistica cantonale dell'anno anno 2008 - successivamente aggiornata nel 2011 - ma 1'600. Sarebbe questa la cifra "reale" dei negozi presenti in Ticino sfociata da un censimento eseguito dalla Commissione paritetica Cantonale (CPC) attraverso le cancellerie comunali e l'attività porta a porta sul terreno: 600 negozi in meno in 5 anni.
Il numero di negozi presenti sul territorio cantonale ha infatti focalizzato l'attenzione della commissione riunitasi nella mattinata di oggi a Lamone. Nell’attività di avvicinamento sul terreno dei datori di lavoro, si è dovuto constatare come la stima del 2011 non fosse più aderente alla realtà. «Il settore della vendita - sottolinea la CPC - ha infatti registrato negli ultimi 5 anni una profonda trasformazione contraddistinta da una consistente diminuzione di negozi sul territorio».
Per questo motivo si è deciso - in accordo con il Consigliere di Stato Christian Vitta - di effettuare il censimento. «Esso conferma la presenza di ca. 1'600 punti vendita e 1'100 datori di lavoro.» Molti di questi ultimi hanno già aderito al contratto collettivo di lavoro. «La sottoscrizione del CCL da parte dei titolari dei negozi procede a ritmo serrato» specifica la Commissione paritetica. «Siamo fiduciosi sull’esito positivo dell’esercizio e siamo determinati ad inoltrare la formale istanza di obbligatorietà generale del CCL, ritenuti raggiunti tutti i quorum necessari».